Lo aveva detto al Corriere di Romagna e lo ha ribadito a RaiSport: “mi sento ancora un pilota e penso di poter essere veloce in MotoGP”. Andrea Dovizioso ha intenzione di tornare, anche se aspetta un progetto che lo convinca fino in fondo e che senta di poter sposare in pieno per provare, alla soglia dei trentasei anni, ad agguantare il titolo mondiale che un certo Marc Marquez gli ha sempre negato negli anni della Ducati. “Nella scorsa stagione – ha spiegato – ho chiuso al quarto posto nonostante una annata in cui sembrava andare tutto storto. Questo mi fa pensare che posso ancora giocarmela con tutti, poi, è chiaro, le certezze può offrirle solo la pista”. La pista, però, al momento sembra aver detto tutt’altro, con Aleix Espargarò che in una recente intervista a DAZN Spagna ha riferito che il pilota di Forlì non è stato abbastanza veloce nei test fatti con l’Aprilia a Jerez, al Mugello e a Misano. Il feeling con la moto italiana sembra non essere scattato, quindi, e l’impressione è che Dovizioso voglia guardarsi ancora intorno, tanto che nell’intervista rilasciata a RaiSport s’è lasciato sfuggire una frase.
Il forlivese stava rispondendo all’ormai immancabile domanda sulla clamorosa decisione di Maverick Vinales, “che ha fatto una scelta coraggiosa rinunciando a tanti soldi dopo essersi reso conto di non credere più a Yamaha”, quando ha aggiunto un passaggio su Valentino Rossi: “Bisognerà capire cosa avrà intenzione di fare Valentino”. Un’affermazione, questa, che per molti fan del Dovi ha avuto il sapore di un vero e proprio indizio. E’ escluso, infatti, che il forlivese potesse riferirsi alla possibilità di salire sulla Ducati del Team VR46 Aramco, visto che l’esperienza con una moto di Borgo Panigale è impensabile, ma è molto probabile che si riferisse, invece, alla sella che Valentino Rossi potrebbe lasciare libera in Petronas.
Razlan Razali e i vertici del team malese hanno più volte ribadito che quella con Valentino Rossi sarà solo una parentesi e che, quando il 46 deciderà di smettere, Petronas tornerà a scommettere solo su piloti molto giovani, come è nello spirito originario della squadra. Andrea Dovizioso, però, non è un pilota giovane e, anzi, è una scommessa ancora più ardita di quanto lo sia stata quella su Valentino Rossi, visto che il forlivese è fermo da una stagione. Eppure il fatto che Yamaha abbia deciso di lasciare Garrett Gerloff per un’altra stagione in Superbike, con il rinnovo del contratto dell’americano che è stato ufficializzato proprio oggi, fa pensare che effettivamente potrebbe esserci un qualche ammiccamento tra Andrea Dovizioso e la casa di Iwata. Probabilmente direttamente nel Team Monster Energy, che avrebbe così un anno in più di tempo per concretizzare il sogno di soffiare a Suzuki Joan Mir e che lascerebbe quindi in Petronas Franco Morbidelli, scegliendo di affidare la M1 ufficiale proprio a Dovizioso per una sorta di “stagione di passaggio”. Una prospettiva che fino a ieri sembrava più che fantascientifica, visto anche che Dovi è legato a doppiofilo a RedBull, ma di cui si comincia a parlare con sempre maggiore insistenza e che, quindi, potrebbe pure avere un qualche fondamento di verità. Il pilota italiano, recentemente, ha anche parlato della stagione in cui, dopo la brutta esperienza in Honda, aveva guidato una M1, descrivendola come l’annata del suo riscatto che gli spalancò le porte a Ducati.