Gigi Dall’Igna è abituato a vincere. Ma è pure consapevole che non è sempre possibile. Ecco perché nlla consueta analisi che affida al suo profilo LinkedIn, l’ingengere della Ducati non nasconde l’amarezza per come è andata a Austin, ma non mostra neanche particolare delusione. Troppa esperienza nelle corse per fasciarsi la testa dopo appena tre fine settimana del Mondiale 2024 e abbastanza certezze rispetto al fatto che Ducati, comunque, è ancora superiore con la sua Desmosedici a tutti gli altri. C’è solo del lavoro da fare e, possibilmente, più in fretta possibile, per rimettere i piloti Ducati – e Pecco Bagnaia in particolare – nelle condizioni di esprimere tutto il loro talento.
“Pecco a differenza di Enea – ha detto Dall’Igna - ha fatto una buona partenza nel primo terzo di gara, ma poi il suo passo è diventato meno efficace, dovendo quindi difendersi per assicurarsi un quinto posto, che di certo non avrebbe potuto soddisfarlo. Un bottino molto magro tra Sprint e GP, senza podio, e un weekend da lasciar correre, pensando alla prossima sfida. Anche per Jorge Martin non è stato un weekend particolarmente positivo, ma è riuscito a conquistare alcuni punti preziosi che lo mantengono in testa alla classifica del mondiale”. Le note positive, comunque, non sono mancate e anche in questo fine settimana non proprio entusiasmante Gigi Dall’Igna ha trovato qualcosa per cui sorridere. In particolare rispetto a quanto mostrato in pista da Enea Bastianini e Marc Marquez.
“Per Enea – ha aggiunto - si tratta di un podio importante, a conferma di essere tra le figure chiave in pista, gara dopo gara, con una costanza che sta via via riconquistando. La sua è stata la prima Ducati sotto la bandiera a scacchi, con un finale che ha raggiunto un crescendo dopo una partenza incerta, piazzandosi ora al secondo posto nella classifica del mondiale. Ciò di cui aveva bisogno era una maggiore continuità, e questo è un altro passo essenziale nella giusta direzione. Marc Marquez, poi, anche se è caduto, si è dimostrato uno straordinario interprete della gara, portandosi anche al comando per qualche giro e questo la dice lunga sulla sua bravura ed esperienza, oltre che sulla sua determinazione e il suo entusiasmo”. Entusiasmo e determinazione che comunque restano in tutto l’ambiente Ducati, nonostante un GP delle Americhe che ha evidenziato qualche problema di troppo per le Desmosedici, soprattutto quelle del 2024.
“E' stata una gara lunga e avvincente, vivace e vibrante, su un tracciato molto impegnativo dal punto di vista fisico – ha concluso Dall’Igna - Tanti duelli e tanti sorpassi che ci hanno visti comunque protagonisti in una gara senza esclusione di colpi segnata da tratti di luci e ombre. Il campionato è lungo e difficile, e non mancheranno alti e bassi per tutti. Dobbiamo dare il massimo per dare ai nostri piloti la possibilità di esprimere le loro migliori prestazioni. Ecco perché il prossimo test con Michele Pirro a Barcellona sarà di grande importanza: lì proveremo alcune modifiche al set-up della moto, che dovranno poi essere riconfermate con i piloti ufficiali durante i test in programma il giorno successivo al Gran Premio di Jerez. Intanto complimenti ai nostri avversari, piloti veloci e talentuosi: questa si rivelerà una sfida aperta per una corsa iridata che si preannuncia ancora più avvincente e interessante: e così sarà, fino all'ultima curva. Forza, Ducati!”