Il Gran Premio di Monza 2020 è il punto di partenza della quarta puntata di Muretto, il podcast sulla Formula 1 della nostra Giulia Toninelli.
Tra gli ospiti anche il giornalista Giorgio Terruzzi chiamato a ripercorrere la stagione di Leclerc partendo proprio dalle due gare disputate a Monza come pilota della Ferrari: il monegasco nel 2019, al suo anno di esordio sulla rossa, centrò la vittoria, riportando la Ferrari sul gradino più alto del podio italiano dopo nove anni. Solo un anno dopo, nella stessa Monza, Leclerc chiude il suo GP al 25 giro, schiantandosi a folle velocità contro le barriere della parabolica.
Un anno difficile, quello di Leclerc, che nei due estremi di Monza trova una chiave di lettura: "Il Gran Premio d'Italia come fotografia del 2020 di Leclerc è un ritratto abbastanza scabroso per fare un bilancio dell'anno - ha spiegato Terruzzi - però contiene tutti gli ingredienti dell'anno: foga e responsabilità in una condizione di impotenza. E questo determina forzare, provarci, soprattutto per ragazzi così di talento, e quindi qualche volta sbagliare".
Ma l'anno appena concluso ha in qualche modo cambiato il monegasco e il suo approccio all'interno del team?
Ecco che cosa ne pensa Terruzzi: "Penso gli sia servito questo 2020: il talento non si appanna, resta. Anzi va fortificato con esperienze così. Il suo 2021 dipenderà molto dalla macchina che avrà a disposizione ma stiamo parlando di un ragazzo di prim'ordine quindi maturerà... sperando che abbia la pazienza di gestire un altro anno a perdere. A combattere, si suppone e si spera più in alto rispetto al 2020, ma comunque a perdere".