Una storia di redenzione e rinascita incredibile, a cui nessuno sembrava credere davvero. Ma Juan Manuel Correa lo aveva promesso: "tonerò a correre, e lo farò per Anthoine Hubert". E così è stato. Dopo l'incidente che nel 2019, nel sabato del fine settimana di gara a Spa, costò la vita al francese classe 1996, oggi la notizia che nessuno pensava di poter sentire: Correa nel 2021 tornerà in pista, e prenderà parte al campionato di F3 con la ART Grand Prix.
Le condizioni del pilota, coinvolto in modo grave nel tragico incidente di due anni fa, erano fin da subito apparse molto serie: lesioni a entrambe le gambe, coma, ricadute, e una possibile amputazione del piede sinistro, poi scongiurata con decine di interventi e oltre un anno di intensa fisioterapia.
Il 21enne americano però non si è mai arreso e quest'anno vedrà i frutti del proprio lavoro e di un percorcorso che - siamo sicuri - va ben oltre le semplici capacità fisiche. Riprendersi da un trauma come quello del Belgio, dove ha perso la vita un suo collega e amico di lunga data, per Correa è sicuramente stata la parte più complicata nel suo percorso di rinascita.
Arrivato a Spa, un anno dopo l'incidente, Juan Manuel è andato a rendere omaggio - in pista - all'amico scomparso, e lo ha fatto perché mancava ancora qualcosa a quel suo tanto doloroso recupero. Forse è stato proprio quel momento a rendere ancora più decisivo il suo ritorno in pista, un nuovo inizio per lui, che non poteva deludere la promessa fatta ad Anthoine.