La Honda c’è e ancora una volta c’ha pensato Johann Zarco. L’esperto pilota francese è riuscito di nuovo a piazzare una RC213V tra i dieci che domani all’alba si giocheranno la pole position e, nonostante la Honda gli abbia preferito Joan Mir e Luca Marini per i colori ufficiali, si conferma rider di riferimento per HRC. E’ lui, ormai, l’uomo che detta la linea dello sviluppo, anche perché è l’unico che riesce a avere sprazzi di performance concrete grazie a una moto che, come ha dichiarato nei giorni scorsi, gli piace sempre di più.
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Nel venerdì del GP della Thailandia, però, la RC213V da sola non poteva bastare. E Zarco ha pensato bene di fare il Marc Marquez. O, meglio, di fare quello che Marc Marquez faceva costantemente quando guidava una Honda: mettersi alla ruota del più veloce. Con il paradosso che il più veloce di giornata era proprio Marc Marquez. Alla fine l’otto volte campione del mondo è riuscito non solo a strappare il record del circuito, ma anche a mettersi in tasca un record ancora più grande: portare una Honda nei dieci pur guidando una Ducati.
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“Nel turno del mattino – ha raccontato il francese - abbiamo capito presto la strada da prendere e cosa dovevamo fare per provare a giocarcela con i più veloci. Siamo riusciti a trovare un buon setting per il pomeriggio e il giusto feeling in frenata, qualcosa che ci aiuta a compensare quello che perdiamo in trazione”. Zarco, insomma, è sembrato capace di un buon crono anche girando in solitaria, ma l’appiglio in più per garantirsi un posto tra i primi della classe l’ha fornito (involontariamente) proprio Marc Marquez.
“Sì, ho girato con lui – ha ammesso il francese – Nel tempo in cui sono stato dietro a Marc andavo forte e mi sono sentito molto a mio agio. Sono soddisfatto non tanto del crono, ma proprio del fatto che riuscivo a seguirlo e non soffrivo troppo. Rispetto alla nostra situazione di qualche mese fa ora siamo a un livello completamente diverso e non è un caso se sono riuscito a entrare in Q2 dopo esserci riuscito giàa Aragon e Mandalika. Penso che se riusciremo a fare una buona qualifica e magari partire un pochino più avanti potrei essere anche in grado di lottare per una posizione importante su questo circuito sia nella Sprint che nella gara lunga di domenica”.
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