L’assenza di Marc Marquez a Portimaõ ha (inevitabilmente) scatenato le ipotesi più disparate sul suo infortunio. D’altronde Honda ha parlato poco e con tempistiche sospette, lasciando ampio spazio alle interpretazioni. Una di queste, decisamente inverosimile, ha fatto il giro dei social fino ad arrivare alla cabina di commento di Guido Meda e Mauro Sanchini durante le FP1 del GP dell’Algarve: “C’è chi pensa che Marquez si sia rifiutato di correre le ultime gare dopo aver saputo di un accordo dei piloti per far passare Valentino Rossi a Valencia - ha smentito Meda tra il divertito e l'irritato - un accordo per fargli raggiungere i 200 podi in carriera. Ma io mi chiedo, in quale pianeta?”.
Oltre a questo poi, il giornalista ha anche espresso il suo punto di vista sul trauma cranico subito dallo spagnolo, parlando di “uno stato confusionale in cui il pilota ha giramenti di testa, non difficoltà a parlare o esprimersi”, aggiungendo che “forse l’infortunio agli occhi ai tempi della Moto2 ha aggravato quella che in un’altra occasione sarebbe stata soltanto una brutta botta”. Un nuovo infortunio al braccio è stato quindi smentito piuttosto categoricamente.
Archiviato il caso Marquez, Meda e Sanchini hanno parlato anche della situazione di Jack Miller. L’australiano, dopo alcune dichiarazioni di Paolo Ciabatti, è stato identificato - in particolare dalla stampa spagnola - come il pilota che rischia la sella nel team ufficiale. Jack ha ancora un anno di contratto per il 2022, anche se sempre più spesso le case innescano il mercato piloti ben prima di metà stagione: “Bisogna dare tempo ai piloti - hanno commentato i telecronisti di Sky - Miller ha fatto il Miller e ci si aspettava che facesse dell’altro, questa fretta porta gli atleti a non avere la giusta serenità nel box”.
Un’ultima riflessione dalla cabina è arrivata sul momento della Suzuki: come spiegato da Shinichi Sahara e ribadito da Joan Mir dopo il brutto weekend a Misano, ad Hamamatsu c’è urgente bisogno di una figura che prenda il posto di Davide Brivio, attualmente in Formula 1 con Alpine (Renault). Secondo Meda però, “Brivio rimarrà dov'è, le possibilità che torni in MotoGP con Suzuki francamente mi sembrano molto remote”.