“Sai cosa mi dispiace? Mi dispiace che Enea, dopo aver dovuto festeggiare senza bagni di folla la vittoria del mondiale, dovrà rinunciare anche ad una mega festa anche per il suo primo compleanno da campione del mondo. Vorrà dire che gli toccherà vincerne un altro quanto prima” – Carlo Pernat è così: lui alle feste ci tiene e se ha un cruccio in questa stagione riguardo al pilota a cui fa da manager da ormai diversi anni è proprio questo. Ma per le feste ci sarà comunque tempo, adesso non si può e, al di là delle battute, lo storico manager del motomondiale ne è perfettamente consapevole. Così come è consapevole delle potenzialità di Enea Bastianini che proprio oggi, 30 dicembre, compie 23 anni.
“E’ un ragazzo che ha avuto una maturazione straordinaria – ha affermato Pernat – C’è stato un momento in cui si era un po’ perso, ma ha saputo rimboccarsi le maniche e fare quelle scelte, anche di vita, che segnano il giusto passaggio dall’essere un ragazzino al diventare un uomo. Un uomo e ora pure un campione: quello che ha fatto quest’anno resterà negli annali, perché vincere il mondiale di Moto2, visto anche il valore degli avversari, ha richiesto non solo velocità, ma anche ragionamento e tanto lavoro. Non so da quanti anni non si arrivava all’ultimo GP con 4 piloti ancora in lizza”.
Un lavoro che Enea Bastianini è pronto a ricominciare non appena avrà la possibilità di risalire in sella, questa volta su una MotoGP. E non una qualsiasi, ma una Ducati Desmosedici: un’italiana per un italiano. “Il regalo – ci ha raccontato Carlo Pernat – se lo è già fatto: essere a 23 anni in MotoGP è un gran traguardo. Nell’anno peggiore per tutti, Bastianini ha avuto il suo anno migliore, ci scherzo sempre con lui su questa cosa. Ieri sera ho voluto essere il primo a fargli gli auguri e, quindi, ho giocato d’anticipo senza aspettare oggi”.
Nel 2021 in MotoGP, Bastianini correrà con il numero 23 sulla carena, quello dei suoi anni, dopo aver dovuto rinunciare allo storico 33 che è già occupato da Brad Binder. “Il numero – ha concluso Pernat – non è certo un problema. Che Bastianini fosse un gran pilota era noto e io personalmente non avevo dubbi, ora ha capito anche come esprimere al meglio il suo talento. E’ vero che il primo titolo mondiale non si scorda mai, ma il prossimo sarà ancora migliore. E’ quello che gli auguro e l’ho già detto più volte anche a lui perché per quelle che sono le sue caratteristiche di guida, potrà davvero fare molto bene su una motogp”.
Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram