Non picchia mai e anche quando correva dicevano che il suo difetto fosse proprio la mancanza di cattiveria. Ora, però, Dani Pedrosa è un pilota in pensione e, quando serve, qualche macigno dalle scarpe ha imparato a toglierselo. Lo ha fatto anche in queste ore, alla vigilia del GP di Jerez in cui tornerà a gareggiare con il suo mitico 26 in sella a una KTM. Il piccolo samurai, infatti, ha risposto ad alcune affermazioni che Marc Marquez aveva fatto nel suo documentario, spiegando che dopo il suo arrivo in Honda – avendo dimostrato di essere più veloce – ha ostacolato neanche tanto velatamente proprio Dani Pedrosa. “Non sono mai stato un buon compagno di squadra” – aveva concluso Marc.
Dani Pedrosa, adesso, lo ha confermato. “Per me era importante il marchio – ha detto il 26 a As – Contava essere più veloci di Yamaha, di Ducati e degli altri in pista, ma non ho mai giocato contro il mio compagno di squadra. Neanche Casey Stoner aveva mai giocato così”.
Chi lo ha fatto, invece, è stato proprio Marc Marquez. “Non ho mai pensato solo a ciò che era meglio per me – ha proseguito Pedrosa - Ho sempre pensato di fare il meglio per la squadra. Se ho le parti migliori per rendere al meglio non penso al mio rivale nel mio stesso box, ma a Yamaha, Ducati… Perché mi considero parte del marchio. Marc si è comportato diversamente! Ad esempio, prima che Marc arrivasse, con Casey Stoner, nemmeno lui aveva mai giocato a quel gioco“. Parole che sembrano a tutti gli effetti un rigurgito di veleno per Pedrosa, anche se adesso il rapporto con Marc Marquez è decisamente migliorato e è di assoluta cordialità e rispetto.
I due, però, non si ritroveranno in pista a Jerez in questo fine settimana, visto che proprio oggi Marc Marquez ha annunciato che frattura rimediata alla mano non è ancora guarita e che, quindi, dovrà aspettare il GP di Francia prima di tornare in pista. Dani Pedrosa, invece, dice d’essere prontissimo a questa parentesi che gli farà rivivere le emozioni uniche della bagarre tra i piloti più veloci del mondo: “Al di là delle mie emozioni – ha detto Pedrosa – Sarà importante aiutare KTM nello sviluppo della moto e provare in gara componenti che poi potranno essere messi a disposizione dei piloti per aiutarli a stare più avanti nel mondiale. Se farò altre wild card dopo Jerez? Forse a Misano, ma non c’è niente di stabilito ancora”