L’unica regola è che c’è sempre una deroga. Si potrebbe parafrasare il buon vecchio motto del Fight Club per raccontare l’ultima assurda trovata di Dorna e di quelli che comandano in MotoGP. E’ di oggi, infatti, la notizia che la regola della pressione delle gomme, introdotta in pompa magna all’inizio di questa stagione, potrà in qualche modo essere disattesa per almeno altri due gran premi.
Della questione noi di MOW ci eravamo occupati sin dall’inizio. Sin da quando, per la precisione, la stessa Michelin aveva annunciato che su tutte le moto della MotoGP sarebbero stati installati dei dispositivi atti a controllare la pressione degli pneumatici. Così che se qualcuno – come capitato in passato – avesse giocato a fare il furbetto (gareggiando con gomme più sgonfie rispetto al limite previsto dal regolamento), sarebbe stato punito.
Successivamente s’era stabilito che, proprio per testare la piena funzionalità di questi dispositivi, nei primi tre gran premi della stagione ci si sarebbe limitati a far osservare l’eventuale irregolarità ai responsabili, senza procedere con sanzioni che, invece, sarebbero state introdotte da quarto gran premio in poi. Solo che adesso il quarto gran premio è arrivato e, puntuale, è arrivata anche la deroga alla regola: a Jerez e Le Mans si andrà avanti senza penalità. La regola resta, quindi, ma per chi trasgredisce non ci saranno conseguenze. Eppure i piloti hanno più volte ribadito di non essere contrari alla regola, ma al limite scelto, spiegando che con la gomma a 1.9 bar in partenza, soprattutto in situazioni di bagarre, si rischia di raggiungere pressioni pericolose. Quel limite, però, non è stato abbassato e si è preferito, piuttosto, lasciare ulteriore tempo a squadre e team per prendere le dovute misure.
Il fatto, poi, che si sia scelto di tenere in stand by le eventuali sanzioni lascia supporre che il TMP, ossia il dispositivo che dovrà controllare le pressioni in gara, non ha ancora fornito le dovute garanzie in termini di affidabilità dei riferimenti che riscontra. Viene da chiedersi, a questo punto, se basteranno due gare o se anche alla vigilia del GP d’Italia al Mugello – il primo che, salvo colpi di scena, vedrà l’introduzione delle penalità – si procederà con una ulteriore deroga.