La notizia del possibile trasferimento di Gianluigi Buffon al Parma ci ha fatto riflettere su due cose. La prima è che esiste un residuo di umanità in un calcio sempre più improntato verso i milioni…vedi Gianluigi Donnarumma al Psg. L’altra è che il calcio romantico non morirà mai, i grandi (e inaspettati) ritorni ci scaldano il cuore. Perché il calcio italiano non si meritava di perdere una bandiera come Gigi e vederlo partire per gli Stati Uniti o peggio l’India.
E chi meglio di Igor Protti, il Re della provincia, poteva commentare tutto ciò? L’attaccante infatti a poco più di vent’anni lasciò Livorno con una promessa: “Tornerò per riportarvi dove meritate”. E così fece. Dopo le esperienze in serie A con Bari, Messina, Napoli e Lazio mantenne ciò che disse dieci anni prima per tornare, in serie C1 nella città che lo aveva adottato come un figlio. Con la maglia amaranto, poi, “lo Zar” arrivò nella massima categoria per poi ritirarsi proprio nell’ultima partita contro la Juventus. E la nostra folle fantasia, ci fa pensare che proprio in quel preciso momento, tra lacrime e applausi, Gianluigi Buffon abbia pensato di chiudere la carriera al Parma proprio come Igor Protti fece a Livorno.
Protti cosa ne pensa del ritorno di Buffon a Parma?
A me piace il calcio romantico, anche se io ero un po’ più giovane di lui (ride ndr). Gigi quest’anno quando è stato chiamato in causa ha sempre dato il suo contributo dimostrando il suo valore. Al di la delle parate darà un contributo molto importante nello spogliatoio con la sua personalità.
Rifiuterebbe comunque offerte economiche importanti…
Quando un calciatore fa una scelta di cuore, come la mia o quella di Gigi, lo fa per amore di una maglia. Si mette come primo obiettivo quello di riportare qualcosa all’interno di uno spogliatoio. Il campo poi di conseguenza darà quei risultati che la città si aspetta.
Cambiando argomento, la Nazionale è partita bene agli Europei…
Viene da un percorso importante, è una squadra che finalmente ci fa divertire con giocatori esperti positivi e giovani bravi. La partita con la Turchia ha confermato le aspettative, anche se inizialmente c’era un po’ di emozione nei ragazzi, ma nel complesso direi che sta andando molto bene.
C'è qualcuno che l'ha stupita particolarmente?
Tutto il gruppo dei calciatori e l’allenatore. Roberto Mancini è molto bravo, sa perfettamente quello che deve fare. Paradossalmente è stato uno dei più grandi talenti nella storia del calcio italiano ma non ha mai avuto molta fortuna con la Nazionale. Ecco, mi auguro che tutto quello che non ha avuto da calciatore possa ritornare da ct.
Valzer degli allenatori in serie A, chi sarà la squadra da tenere d’occhio?
Sono tutte sfide che mi piacciono, un movimento incredibile di allenatori, penso non fosse mai successo uno tsunami del genere, penso anche a Massimiliano Allegri alla Juventus, Gattuso alla Fiorentina. Sono davvero molto curioso di vederli tutti all’opera, si sono gettati in nuove esperienze dopo aver fatto benissimo in quelle precedenti. Ci divertiremo quest’anno.