Un’Italia che può arrivare fino in fondo, una squadra costruita alla perfezione dal suo allenatore. È questo quello che ci ha detto Paolo Tramezzani, ex calciatore di Tottenham e Inter. L’attuale allenatore dell’Hajduk Spalato ci ha detto di essere molto fiducioso del percorso che faranno gli Azzurri all’Europeo: “È una squadra con tanti giocatori ma abituati a giocare questo tipo di competizioni – ci ha detto – Il valore aggiunto però è Roberto Mancini, si parlava sempre di dare una possibilità ai giovani e lui l’ha fatto in maniera ottimale”. Spazio poi per parlare di Serie A con l’ex commentatore tecnico della Rai che ha promosso i nuovi allenatori di Inter e Lazio: “Simone Inzaghi lo conosco bene, è la scelta giusta. Il gioco di Maurizio Sarri invece è complesso, ci vorrà del tempo per applicare le sue idee tattiche”.
Mister Tramezzani, dove può arrivare l’Italia agli Europei?
Io sono molto fiducioso, ha fatto un bellissimo percorso in queste qualificazioni dove ha sempre giocato bene cercando di dominare il gioco. È un un misto di giovani e giocatori d’esperienza, con tanti ragazzi abituati a giocare questo tipo di competizioni, cosa assolutamente fondamentale. Il valore aggiunto è però l’allenatore, con lui alla guida vedo una squadra che può arrivare fino in fondo.
A Mancini che meriti vanno dati?
Credo che abbia iniziato quel percorso che tutti aspettavamo, si parlava sempre di guardare i giovani e dare loro una possibilità. Lui è stato bravo perché li ha convocati veramente, li ha messi alla prova e tanti hanno risposto in maniera soddisfacente e più che positiva. Credo che oggi il gruppo-Italia sia nato proprio dal lavoro minuzioso che ha fatto l’allenatore.
Su quali calciatori dovremmo puntare?
Niccolò Barella e Manuel Locatelli, e tutto il centrocampo in generale. Il primo è un fuoriclasse, sarà la chiave del gioco tra fase di interdizione e impostazione. L’altro anche se non sarà un titolarissimo è una riserva di lusso, ottimi piedi e visione di gioco. Ecco perché ti dico loro due.
Guardiamo la serie A, quest’anno c’è stato un vero valzer di allenatori, che dice?
Per il momento è il calciomercato degli allenatori, un cambiamento che forse non si è mai visto nella nostra serie A. Fino adesso sono stati i padroni ma credo che tra poco arriveranno anche i calciatori.
Simone Inzaghi all’Inter e Maurizio Sarri alla Lazio, che scelte sono state?
Dire più che giuste. Simone lo conosco bene, abbiamo giocato insieme e l’ho seguito dal vivo durante i suoi allenamenti in ritiro. Mister come Sarri, Giampaolo e Di Francesco sono gran lavoratori a livello individuale e tattico. Ci vorrà del tempo per entrare in quei sistemi di gioco, non tanto negli interpreti in campo ma proprio nell’alchimia dei reparti. Se gli verrà dato tempo farà molto bene come in tutte le sue esperienze.