Jorge Martin è stato l’ultimo pilota a regalare a Fausto Gresini la gioia di un titolo mondiale con un motore termico. Era il 2018 e il campionato era quello della Moto3, con il sodalizio tra il team italiano e il grintoso pilota spagnolo che si mostrò vincente sin dal primo GP di una stagione poi dominata. E conclusa, appunto, con la vittoria del campionato del mondo. Non l’ultimo per Gresini, visto che poi nel 2019 ha vinto ancora in MotoE con Matteo Ferrari, ma l’ultimo in odore di benzina.
Una gioia immensa che per Jorge Martin provoca ancora oggi grandi emozioni e che, di fatto, ha spalancato le porte alla sua carriera, fino all’approdo, proprio quest’anno, in MotoGP con la Ducati del Team Pramac. Martin è ben consapevole di dovere molto a Fausto Gresini ed è per questo che in queste ore, dopo aver saputo dell’aggravarsi delle condizioni del team manager, ha voluto dedicargli un pensiero sui suoi profili social. Usando, come pretesto, l’immagine della moto con cui Martin si laureò campione del mondo e che, adesso, fa parte dell’arredamento della sua casa: “Grazie a Fausto – ha scritto Martin a commento dell’immagine - ho questa meraviglia in salotto, me l'ha regalata quando abbiamo vinto insieme il Mondiale nel 2018! Spero tantissimo che tu continui a combattere e che ne possa guarire in fretta”.
Anche Jorge Martin, proprio a metà della scorsa stagione, ha dovuto fare i conti con il Covid19. Per lui le conseguenze fisiche sono state praticamente nulle e s'è trattato solo di aspettare che il tampone tornasse negativo, ma, da un punto di vista sportivo, l'aver dovuto saltare alcune gare lo ha di fatto escluso dalla lotta per il titolo mondiale in Moto2. E' chiaro che paragoni non si possono neanche fare, ma anche quella del Covid è stat, in qualche modo, una esperienza condivisa tra il pilota e il suo team manager della Moto3. Per Gresini, però, la situazione ora è ben diversa, visto che da ormai due mesi si trova ricoverato in ospedale e fa i conti con complicanze decisamente serie.
L'ultimo bollettino diffuso dall'Ospedale Maggiore di Bologna, infatti, è sembrato tutt'altro che confortante. "Purtroppo - ha scritto il dottor Nicola Cilloni, che ha in cura Gresini nel reparto che dirige - sono sopraggiunte delle complicanze che rendono il quadro clinico critico. Il personale sanitario continua a curarlo con la massima intensità possibile nella speranza di una ripresa delle funzioni d'organo gravemente compromesse. È sempre sostenuto da un respiratore meccanico e in coma farmacologico".