Il motomondiale è ripartito per la prima volta senza Rossi dopo 26 stagioni. Una situazione straniante che colpisce anche il Ceo di Dorna, Carmelo Ezpeleta: “Che strano – confessa di aver pensato il boss della MotoGp quando ha chiuso la porta dell’ufficio nel paddock – non c’è più Valentino. Quel ragazzo mi manca già”. Del resto, sottolinea il 76enne catalano che dal ’92 gestisce il motomondiale nelle parole raccolte da Repubblica, il Dottore “restava fino a tardi nel paddock: prima a lavorare sulla moto, poi a chiacchierare con gli amici. E ha sempre vissuto per le corse: non mi stupisce, che ora voglia farlo con le auto”.
Ezpeleta racconta di aver scritto un messaggio a Rossi in occasione della nascita della figlia Giulietta: “Mi ha richiamato poco dopo: era molto contento”.
Spazio poi ai ricordi, dalla gara d’esordio (“ha fatto una caduta impressionante”) allo sguardo di Valentino: “Mi ha subito colpito […]: c’era come con una luce dentro. Poi faceva mille domande, voleva sapere tutto. Qualche mese dopo ha vinto a Brno, battendo uno forte come Aspar: al momento della premiazione perdeva tempo con dei festeggiamenti bizzarri. Conoscevo già il padre, Graziano: ho immaginato fosse un po’ diverso dagli altri. Invece era proprio speciale”.
Per Ezpeleta Rossi è stato “soprattutto uno straordinario pilota. Con una personalità eccezionale. Nessuno come lui riusciva a restare leggero e sorridente, per poi concentrarsi e diventare competitivo in sella alla moto. Mi vengono in mente Giacomo Agostini e Angel Nieto. Però, niente paragoni. E non cerchiamo il nuovo Valentino: lasciamo liberi i piloti di esprimersi, il futuro ci racconterà”.
Il passato invece riserva un po’ di amarezza, quando si torna al 2015 e si chiede al Ceo della società spagnola che detiene i diritti della MotoGP se la faida con Marquez e le polemiche tra i due dopo Sepang abbiano fatto bene o male alla popolarità della MotoGP: “So solo che hanno fatto male a me. Forse avrei potuto fare qualcosa di diverso, ma dirlo dopo è facile. In quel momento. l'unica cosa giusta era prendere quei tre - Valentino, Marquez. Lorenzo - e prima della gara finale di Valencia dire loro: «Vi chiarirete in futuro: adesso pensate solo a correre»”.
Ormai però è andata, così come è andato il tempo di Rossi in MotoGP. Un danno anche economico per il motomondiale, che secondo la stampa spagnola prima della pandemia avrebbe avuto utili superiori ai 300 milioni di euro: “È – commenta Ezpeleta – una cifra inverosimile. È invece vero che Valentino ha rappresentato molto, per noi. Ma lo spettacolo è continuato dopo che hanno smesso gli americani e Doohan. Continuerà anche senza di lui”.