Non corre più da qualche tempo, ma Marco Lucchinelli continua ad essere un innamorato delle due ruote. Come tutti sta facendo il conto alla rovscia, ansioso di assistere al primo weekend della stagione 2022 in Qatar. Un appuntamento se vogliamo storico, visto che non vedrà Rossi al via.
“Sarà un campionato strano. Già l'assenza di Valentino è una gran novità. Era dal secolo scorso che era sempre presente. Di sicuro si sentirà la sua mancanza, ma chi ama le moto continuerà a seguirle. Un po’ come successe quando Maradona smise di giocare. Il mondo va avanti", il suo commento sulla situazione "anomala" che vivrà il paddock della MotoGP.
Ben felice di vedere in pista tanti giovani promettenti, Lucky ha comunque già individuato un favorito seppur con il beneficio del dubbio. Quel Marc Marquez reduce da due annate che dire tribolate è un eufemismo.
E se per il campione ligure il titolo vinto da Joan Mir nel 2020 grazie ad un solo successo di gara vale poco, ben diverso è il discorso relativo a quello del 2021 firmato da Fabio Quartararo. “Lui è andato forte da subito. Mi piace il suo stile di guida. Tuttavia aspetto a giudicare. In passato non si era mai lamentato della moto. Ora invece dice che è lenta”.
Onesto come al solito, il 67enne ha quindi punzecchiato la Ducati, sempre tra le prime posizioni, ma mai in grado di arrivare davanti. “E’ da tempo che è così, in più i piloti si infastidiscono tra loro”. Eppure tra i suoi preferiti ci sono proprio tre piloti della Desmosedici, ovvero Bagnaia, Marini e Bastianini. "Enea mi piace, ma si parla poco di lui. Amo anche Miller perché è particolare”.
Eletti Gardner e Fernandez quali possibili sorprese della stagione, l'iridato 1981 nella classe 500 boccia o quasi Maveric Vinales: “Di lui non mi fido più. Si deve svegliare”.
Infine, chiamato a scegliere un'ipotetica moto su cui competere nel 2022 Lucchinelli ha un certezza: "La Yamaha. Di solito non è molto veloce, però ha un gran telaio ed è guidabile”.