Fa riflettere, ma anche un po' sorridere, pensare al fatto che una violazione del budget cap, il tetto massimo di spesa che i team di Formula 1 sono chiamati a rispettare nel corso della stagione, venga sanzionata con una multa pecuniaria. E fa ancora più riflettere pensare che la prima "vittima" di questo tanto discusso budget cap non sia un top team - i più colpiti dall'introduzione del nuovo vincolo - ma si tratti invece di una squadra da centro classifica: la Williams.
Sono proprio i piccoli team il motivo che ha portato la Federazione Internazionale a chiedere l'introduzione di un tetto di spesa: aiutare così i piccoli a raggiungere lo stesso livello dei grandi, in modo da avere in pista meno discrepanza tra squadre. E nonostante il budget cap sia già stato a lungo criticato - in primis perché molto complicato da controllare e quindi, in caso di violazione, da punire - il circus è andato avanti con la lotta contro le spese eccessive, arrivando così alla prima sanzione del 2022.
La scuderia Williams non è stata sanzionata per aver infranto il tetto massimo imposto (che, come dicevamo, sarà molto difficile da controllare) ma per non aver consegnato nei tempi previsti dalla FIA la documentazione finanziaria sul mondiale di Formula 1 2021, necessaria per mettere a confronto le spese dei team di anno in anno.
Nel corso del mese di aprile infatti la Cost Cap Administration della FIA - responsabile di tutti i controlli - ha informato la scuderia inglese della violazione dei termini e richiesto che il materiale venisse regolarmente consegnato entro e non oltre il 31 maggio 2022. Il team di Grove ha così provveduto a reperire nei tempi il materiale entro la fine del mese e pagare la sanzione 25mila dollari richiesta dalla FIA.