Ha la voce squillante e l’occhio vivo Marco Bezzecchi quando arriva nel container grigio che a Misano viene allestito per i media scrum; uno stanzino che si riempie di gente, di voci, di commenti, di risatine, di riflessioni una sola volta al giorno, per poi restare deserto e dimenticato come un vecchio relitto nel mare. Nel momento in cui tra quelle quattro mura prefabbricate c’è il Bez, la voglia di scherzare, di sorridere, di cazzeggiare, si impenna. Soprattutto perché è lui a metterla a su questo piano e chi lo circonda, ovviamente, non fa fatica ad assecondarlo. “Com’è Bez?” - la prima domanda. “Bene e tu? - la corrispettiva risposta. Tre secondi di risate. “Com’è andata la tua giornata Marco?” - riformula il giornalista. “Bene dai, e la tua? Dai, ok, la smetto!”
Nel Bez quotidiano e conviviale scorre una brillantezza, una prontezza di riflessa, che è praticamente la stessa che potete apprezzare in pista. Oggi ha chiuso secondo ad un decimo e mezzo da Marc Marquez, dopo essersi ricorso con lo stesso Marc per tutta la durata delle Prequalifiche: il 93 abbassava di un paio di decimi e il 72 faceva lo stesso, il 93 accatastava giri di simulazione gara sul piede del trentuno basso ed ecco che il 72 batteva sullo stesso tasto, rispondeva con la stessa moneta, fermava il cronometro sugli stessi numeri. L’unica differenza? Marc montava una media al posteriore e i suoi tempi sono rimasti stabili anche con una gomma stanca di venti giri, Marco girava con una soft che alla lunga qualche sintomo di spossatezza l’ha presentato.

Qualcosa di cui preoccuparsi? Mah, neanche troppo: “Sono contento, è stata una buona prima giornata. Sono contento perché sono andato bene sia con la media dietro (l’aveva provata la mattino, con temperatura fresca, ndr) che con la soft. Dobbiamo lavorare ancora parecchio, ma per il momento va bene. In Ducati fanno sempre uno step tra il venerdì e il sabato più importante rispetto al nostro. Dobbiamo cercare di lavorare duramente per riuscirci, però stiamo già facendo dei tempi incredibili perché girare di passo in trentuno basso vuol dire andare veramente forte. Vorrei continuare a lavorare un po’ con la media domattina, però qui c’è un gran grip ed è possibile fare la gara con entrambe le gomme, quindi alla fine dipende solo dalle tue sensazioni”.

Questione che ha tenuto banco in questo venerdì romagnolo è stata la successione di giri del time attack in cui il Bez e Jorge Martín hanno girato in coppia, col campione del mondo in carica a sfruttare i riferimenti di Marco. Un cenno d’intesa tra i due al termine del primo run, una bella stretta di mano allungata da Jorge in direzione Viserba nel giro di rientro, con entrambi sicuri, tranquilli ma allo stesso tempo gasati per aver centrato l’obiettivo - la top ten - con un certo agio. Una pretattica ben studiata, un esperimento diabolicamente pianificato, una strategia puntellata per filo e per segno? Macché: “Non è stato pianificato, però ha funzionato meglio di come funziona di solito se lo pianifichi. Non mi aspetto niente in cambio. Se mi ha ringraziato? Certo certo, abbiamo un gran rapporto alla fine. Tutto a posto”.
La slancio frizzante di Marco deriva con molta probabilità anche dal weekend iellato di Barcellona. Tornare subito sulla pista di casa per cancellare le scivolate e gli scivolamenti del Montmelò, sembra essere una buona ricetta per il ragazzo di Viserba: “Come’è girare a Misano con tanto grip dopo essere stati a Barcellona? Bello, al primo giro sono andato lungo dappertutto. A parte che, girandoci con la moto da strada, l’allenamento è buono ma i riferimenti non c’entrano un ca**o e quando sono entrato con la MotoGP non ci capivo un cavolo (ride)”.
Si chiude come si era cominciato; con una battutina, con una presa in giro. Il riferimento va alla gomitatina ficcante e amichevole con cui Marco Bezzecchi ha ostacolato Pecco in uscita dai box: “Sì, facciamo tutto per romperci il ca**o, lui per scherzo è uscito dal box tagliandomi la strada, allora alla fine anch’io per scherzo sono andato lì a dargli una bottarellina”. Che spettacolo, se fosse sempre così.