Se alla prima persona che incontri nel paddock di Misano dovessi chiedere chi sarà tra i protagonisti del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, questa con alte probabilità replicherà con un nome e un cognome: Enea Bastianini. È sempre andato forte nel giardino di casa - si sa - ma quest’anno approda al Santa Monica con una fiducia e una realistica voglia di assestare il colpaccio figlie della crescita esponenziale delle ultime gare. “Quando migliorerò, lo farò di botto”, aveva dichiarato alla vigilia dell’estate. Oggi, metà settembre, possiamo definitivamente dargli ragione: è stato di parola. In maniera altrettanto repentina ed improvvisa però, dopo il podio della Bestia a Barcellona, è stata annunciata la sua separazione con Alberto - “Pigiamino” - Giribuola, il capotecnico con cui aveva vissuto un idillio ai tempi di Gresini e a cui aveva legato il suo approdo in KTM Tech3 dopo il biennio in rosso.

Com’è possibile? Perché proprio adesso? Tutte domande ultra lecite che sono state poste al ragazzo di Rimini dalla stampa italiana. È parso subito chiaro che Enea non avesse troppa voglia di parlarne, ma alla terza fatidica domanda “quanto inciderà questa notizia sulle tue performance e sull’equilibrio appena raggiunto con la RC16?“, Bastianini ha sganciato un’informazione importante: Xavi Palacin, quello che sarà il nuovo crew chief da qui in avanti, era già al fianco del numero 23 al Montmelò, dove il riminese ha siglato il miglior weekend del suo 2025. “La decisione è stata presa tra lui (Giribuola, ndr) e KTM - ha quindi commentato Bastianini - sinceramente non so benissimo come sia andata. So solo che era successo in passato e che è successo di nuovo adesso. Meglio sia andata così che se fosse rimasto controvoglia. È giusto che lui abbia nuovi stimoli, fortunatamente da inizio anno c’è sempre stato al mio fianco Xavi, che sa benissimo come lavoriamo. Era da inizio anno che Alberto esprimeva questo suo desiderio, però poi è arrivato tutto in una botta. Tra di noi andava tutto molto bene, diciamo che è stata un po’…non dico una doccia fredda, ma qualcosa per certi versi di inaspettato. Le motivazioni poi le chiederete a lui. Se il mio momento di forma adesso rischia di interrompersi? No, la nostra base ce l’abbiamo, è solida e l’abbiamo dimostrato nelle ultime gare. Il grosso è stato fatto, adesso bisogna lavorare sui dettagli. Con Xavi ci conosciamo già e ci conosceremo meglio. Continueremo un lavoro che è già ben avviato”.

Un lavoro per tornare al vertice che Enea ha applicato più su se stesso che su altro: “Quando le cose non vanno per il verso giusto si tende sempre a cambiare qualcosa di tecnico o comunque a fare grandi modifiche alla moto. Quando ti accorgi che le grandi modifiche non servono a niente, capisci che in quel momento devi lavorare su te stesso. A volte non è semplice, non è semplice per niente. Il mio percorso è stato bello lungo, ho preso un sacco di bastonate prima di arrivare qua. Poi ho solo aspettato che arrivasse il momento giusto”. Dopo diverse discussioni, Bastianini e Giribuola devono aver deciso che questo fosse il momento giusto per dividersi. Un’interruzione del rapporto che, come traspare dalle parole di Enea, era ampiamente nell’aria e sarebbe dovuta arrivare a fine stagione. Poi dev’essere successo “qualcosa di botto” e l’interruzione della collaborazione è diventata immediata. In settimana Carlo Pernat, a MOW, aveva lasciato intendere come all’interno del contratto di Enea con KTM fosse stata inserita un’intricata clausola secondo cui - in caso di trasferimento di Giribuola in un altro team - il pilota avrebbe potuto slegarsi anticipatamente dalla Casa austriaca senza pagare penali (cosa che il management della Bestia avrebbe tentato di concretizzare la scorsa primavera, quando Mattighofen versava nel pieno del caos finanziario). Il successivo diktat di Carmelo Ezpeleta riferito anche al caso Martín (“Fermi tutti, i contratti vanno rispettati"), l’offerta recapitata da Pramac a Pigiamino (che l’anno prossimo vedremo probabilmente accanto a Toprak Razgatlioglu), la KTM indisposta a formulare una controproposta al tecnico e la contestuale crescita di Enea con la RC16, devono essere stati gli ingredienti di un cocktail indigeribile per tutte e tre la parti in causa.