Un Mugello a 4 stelle: verdi. Se oggi la parola d’ordine dell’industria come nelle corse è “sostenibilità”, sia l’Automotive sia il Motorsport sono chiamati a evolversi. Così, mentre la Formula 1 guarda ad un futuro a zero emissioni di carbonio entro il 2030, altrettanto fanno gli impianti, che si apprestano a diventare attori principali di uno sport sempre più green. Ma quanta strada è stata fatta?
La recente analisi condotta da Enovation Consulting e Right Hub su 96 circuiti a livello mondiale, di cui 23 che ospitano o hanno ospitato gran premi di Formula Uno, mostra come in realtà solo un impianto può vantare 4 stelle: l’Autodromo Internazionale del Mugello.
Il circuito toscano, di proprietà Ferrari, si è distinto con il punteggio più alto, battendo Barcellona e il francese Paul Ricard, gli altri due circuiti più green che hanno ottenuto 3 stelle. Due stelle per il Misano World Circuit, il Sonoma Raceway in California e il circuito di Indianapolis, una sola stella per Monza, Silverstone e Valencia, nessuna per il lussuoso Yas Marina di Abu Dhabi, il Red Bull Ring in Austria, il Twin Ring Motegi o Phillip Island in Australia.
“Il motorsport è spesso vittima del greenwashing”, ha spiegato Cristiana Pace, membro della Commissione Ambiente e Sviluppo Sostenibile della FIA. “Il nostro rapporto offre una valutazione solida. I dati comunicati consentono di vedere le prestazioni dei circuiti in termini di sostenibilità ecologica. L'obiettivo è anche quello di confrontarci per velocizzare le azioni”.
Per ottenere il riconoscimento sono stati presi in considerazione ben 21 criteri e solo 31 impianti sui 96 presi in considerazione, hanno risposto ad alcuni dei requisiti richiesti.
Primo circuito al mondo ad aver ottenuto le tre stelle FIA dell’Environmental Accreditation nell’industria Motorsport, il Mugello Circuit è stato anche il primo circuito al mondo certificato secondo il sistema di gestione sostenibile degli eventi ISO 20121.
Lo standard si applica alle attività legate agli eventi ospitati ed è la testimonianza dell'impegno di Mugello Circuit di implementare un sistema di gestione responsabile e sostenibile, oltre e in aggiunta al sistema integrato già in essere da alcuni anni con le certificazioni ISO 9001, ISO 14001, EMAS e OHSAS 18001.
Per quanto riguarda la gestione ambientale e i progetti di economia circolare, il Mugello si distingue anche per la produzione di energia green tramite i pannelli fotovoltaici posti sul tetto della tribuna centrale, un sistema di raccolta delle acque piovane che vengono riutilizzate per i servizi igienici come il progetto “Plastic Free”, negli uffici come per gli utenti con ben 120 fontanelle in zona pubblico.
Tra i primati anche l’ideazione di KiSS Mugello (Keep it Shiny and Sustainable) nel 2013, il programma di sostenibilità ambientale e sociale del Gran Premio d’Italia di MotoGP che coinvolge tutti i player del Motomondiale: team, piloti, spettatori, fans, imprese, addetti ai lavori, la comunità e le organizzazioni non profit. Una formula vincente tanto che il progetto è stato adottato anche dalla stessa Dorna, la società che gestisce la MotoGP, e riproposto su altri impianti.
Interessanti anche i dati che evidenziano l’impatto economico del circuito toscano sul territorio pari a 130 milioni di euro e 1.130 posti di lavoro creati secondo il rapporto del 2017.
“La finalità di questo studio è promuovere la sostenibilità e la trasparenza dell’informazione e in questo il Mugello si distingue nel suo impegno anche a livello di divulgazione nelle informazioni”, racconta Luca Guzzabocca, fondatore di Right Hub. “Vorrei sottolineare la “visione olistica” dello studio cioè non considerare solo ed esclusivamente l’ambito dell’impatto ambientale ma anche quello sociale, etico ed economico poiché la vera strategia di sostenibilità è quella a 360°. Siamo consapevoli del fatto che il motorsport ha appena iniziato questo percorso. Il prossimo passo sarà allargare lo studio anche agli organizzatori di eventi sportivi come ai team”. A questo proposito sarà interessante capire quanto stanno facendo attivamente i vari team di Formula 1 e MotoGP. Chi sarà il più virtuoso?