A neanche due giorni dalla bomba scoppiata sabato sera nel paddock di Zeltweg, quando si era diffusa la notizia secondo cui Marc Marquez e il fratello Alex si separavano con effetti immediati dal loro storico procuratore Emilio Alzamora, ecco che si conosce già il nome di chi sostituirà il campione del mondo 125cc del 1999 nella gestione degli affari dei piloti di Cervera. Il nuovo manager dei Marquez sarà Jaime ‘Jimmy’ Martinez, come riportato da Speedweek. Classe 1988, Jimmy lavora in qualità di Head of Motorsports Marketing per Red Bull. L’azienda austriaca di bevande energetiche, non a caso, è legata a Marc Marquez sin dal 2009, quando il Cabroncito disputava la sua seconda stagione nel Motomondiale.
Le origini sportive di Martinez, al contrario di quanto si potrebbe pensare, non hanno a che vedere con le due ruote. Jimmy, infatti, vanta un importante passato negli sport acquatici e - più precisamente - nel wakeboard, disciplina che nasce dalla fusione tra sci d’acqua e snowboard. Dopo aver vinto quattro campionati spagnoli di wakeboard, la Red Bull ha messo gli occhi su Jimmy Martinez offrendogli una sponsorizzazione per la sua carriera. Successivamente il colosso di Mateschitz ha proposto a Jimmy di lavorare nell’azienda come supervisore del portafoglio atleti e, due anni più tardi (nel 2013), Martinez è salito a capo della gestione marketing finalizzata al motorsport, con Red Bull che è coinvolta nei più svariati settori delle competizioni motoristiche.
Al termine del Gran Premio d’Austria Jorge Lorenzo - ora opinionista per DAZN Spagna - ha commentato la scelta dei fratelli Marquez di separarsi da Alzamora. Il cinque volte campione del mondo MotoGP ha anzalizzato la decisione senza fronzoli: “Le persone stanno cambiando, i piloti stanno maturando. Ci sono momenti in cui hai bisogno di altre persone al tuo fianco e di altre relazioni. Se i fratelli Marquez hanno preso adesso la decisione – ha continuato Jorge - è evidente che ci stavano pensando da tempo. Emilio è stato un tassello importante e vitale nella carriera di entrambi, senza di lui non sarebbero dove sono oggi”.