Emilio Alzamora non si vedeva nel paddock da almeno un paio di appuntamenti, ma se inizialmente si era pensato al covid (anche con Marc Marquez a casa Emilio gestiva gli interessi del fratello Alex) ora dalla Spagna è arrivata la notizia dell’allontanamento del manager da parte dei Marquez. Una notizia che, più di ogni altra cosa, lascia intendere la voglia di Marc Marquez di andare incontro ad una rivoluzione: Alzamora ha gestito i suoi contratti per quasi vent’anni - ben prima del suo arrivo nel motomondiale - e non può che essere parte integrante degli otto titoli mondiali vinti da Marc e dei due di Alex. Non solo: è stato lui ad assicurare un contratto di quattro anni con la Honda al fuoriclasse spagnolo ad un passo da pandemia e infortunio, semplificando notevolmente la vita al cabroncito. Forse sono state le indicazioni a seguito della caduta di Jerez - e le quattro operazioni necessarie - a spezzare qualcosa tra i due. O una serie di non detti tra manager e piloti che nella storia del motorsport hanno più volte messo la parola fine su lunghi rapporti di collaborazione. Detto che la vera verità non la sapremo mai, qualche ipotesi possiamo concedercela.
A pensare male si fa peccato, ma è vero anche che Marc Marquez solo poche settimane fa ha annunciato grandi cambiamenti nel team. Interrogato sul tema durante la conferenza stampa nel giovedì dell’Austria ha detto di essere stato frainteso, di volere un nuovo approccio da parte di HRC allo sviluppo, forse però c’è dell’altro. La Honda è in crisi, i giapponesi sono preoccupati e Marc lo è addirittura di più, al punto di mettersi a dare indicazioni nel box al suo capotecnico Santi Hernandez e a Stefan Bradl con un approccio da amministratore delegato in cerca di risultati immediati.
In Honda si pensa allo scambio Puig-Suppo?
Notizie in tal senso non ce ne sono, questo va chiarito. Una serie di circostanze però potrebbe riportare Livio Suppo alla Honda, per riprendere in mano un lavoro che aveva lasciato quattro anni fa. Primo: nei suoi anni in HRC Puig è stato più volte criticato per il suo approccio fumantino, da pilota, oltre al fatto che convive con un grave problema alla gamba sinistra che lo ha costretto più volte a restare casa lontano dalle corse. Secondo: l’accordo tra Joan Mir e la Honda è soltanto una questione di cifre che il manager del maiorchino, Paco Sanchez, sta risolvendo in questi giorni. Traslocare assieme al suo pilota per Suppo non sarebbe una novità, lo aveva già fatto a suo tempo con Casey Stoner proprio verso la Honda nel 2011. Terzo: Livio e Marc si conoscono bene. Quando lo spagnolo è arrivato in MotoGP ha trovato il manager torinese ad accoglierlo, con il quale ha vinto quattro titoli mondiali, andando anche incontro alla tempesta mediatica del 2015: successi e stress. Con Alberto Puig, Marc Marquez ne ha vinti “soltanto” due, nel 2018 e 2019. Per lo spagnolo, forse, tornare a quando le cose andavano per il meglio potrebbe essere una spinta ulteriore per ricominciare dopo la quarta operazione. Non solo: quello che Marquez ha chiesto a chiare lettere alla Honda è un approccio allo sviluppo più europeo, da Ducati per intenderci, e per farlo serve una figura in grado di gestire i rapporti coi giapponesi. In due parole: Livio Suppo.