Non sembra esserci rancore nell'addio di Mattia Binotto dalla Ferrari dopo una vita intera, durata circa 28 anni, a Maranello per l'ingegnere della rossa, entrato nel ruolo di stagista e uscito da team principal. Nonostante le complicanze, i problemi interni al team, il chiacchierato ingranaggio ormai inceppato nel rapporto con Charles Leclerc e l'insoddisfazione della dirigenza che ha portato alla sofferta decisione di andare a sostituire Binotto con il neo numero uno del team, il francese Frederic Vasseur, per l'ingegnere italiano l'amore per la rossa e il lavoro fatto in questi anni hanno un valore ancora più grande rispetto a quello del proprio orgoglio personale.
Proprio per questo, come raccontato da Vasseur nel corso della sua prima uscita pubblica con la stampa italiana nel ruolo di team principal della Ferrari, Binotto ha deciso di prolungare il suo periodo a Maranello e di aiutare la squadra - e il suo successore - in quello che non può che essere un passaggio di consegne complicato. Binotto infatti non aveva un solo ruolo all'interno della Ferrari, perché su di sé aveva accentrato una posizione più tecnica, essendo ingegnere motorista responsabile del progetto tecnico, e una più organizzativa e di gestione del team, ricoprendo anche il ruolo di team principal dopo il licenziamento di Maurizio Arrivabene.
Andare a sostituire una figura cardine come quella di Binotto non è quindi semplice e proprio per questo motivo ha scelto di restare per un periodo extra e aiutare nello sviluppo di una macchina che sarà comunque, nonostante la sua partenza, il frutto di un suo lavoro sviluppato per tutto il 2022: "Voglio ringraziare Mattia - ha detto Vasseur pubblicamente, davanti alla stampa italiana - perché ho apprezzato il fatto che abbia prolungato la sua permanenza a Maranello per aspettarmi e per palare con me. È stato molto apprezzato da parte mia".