Il pubblico della Formula 1, stando alle analisi sulle platee interessate al Circus nei suoi vari aspetti, sta cambiando. In primis si starebbe ringiovanendo: un effetto dell’impatto che la serie Netflix "Drive to Survive" e la presenza dei piloti sui social media e su Twitch ha avuto sulla popolarità della F1, dei suoi protagonisti e delle sue rivalità, su tutte quella tra Lewis Hamilton e Max Verstappen che ha infiammato soprattutto la penultima stagione. E la popolarità di piloti come Charles Leclerc, George Russell, Lando Norris e Daniel Ricciardo (anche nel crescente mercato statunitense) ha veicolato l'interesse soprattutto del target di pubblico tra i 15 e i 35 anni. Ma il dato “giovane” non è l’unico che emerge. Buona parte di questa nuova audience, oltre ad avere meno di anni di esperienza con il mondo della Formula 1, sarebbe infatti composta da donne: il 40% della fascia 15-35 sarebbe di genere femminile.
Riguardo a questa evoluzione sempre più marcata verso lo show si è espresso anche Toto Wolff, team principal Mercedes, che ha sottolineato il pericolo di una "sovraesposizione", legata anche alla valutazione di eventuali aumenti del numero di gare in calendario. E, considerando la crescente notorietà della Formula 1, Wolff ha parlato anche di quando Liberty Media (società proprietaria della competizione) offrì ai team azioni della F1 e nessuno accettò tale proposta: “Avremmo triplicato il prezzo d’acquisto, sarebbe stato chiaramente un buon investimento”, ha ammesso il numero uno della Mercedes sentito da Auto, Motor und Sport.