Valentino Rossi e Luca Marini sono appoggiati di tre quarti sullo schienale di un divano grigio, voltano il viso in direzione di Marco Bezzecchi – seduto in maniera più ortodossa – e di Pecco Bagnaia, in piedi con il cappellino rosso e la zip della felpa Ducati tirata su fino al collo. Sullo sfondo un televisore trasmette una partita di tennis, dove i teloni di fondo campo sono rivestiti dalla scritta “Western & Southern”, compagnia assicurativa statunitense che sponsorizza, tra le altre cose, il Masters 1000 di Cincinnati. E sì, a ben guardare si nota anche un cappellino bianco con visiera che domina la sagoma inconfondibile di Jannik Sinner, il quale mostra al pubblico dell’Ohio un garbato pugnetto, sintomo di un punto finito a suo favore e di un’esultanza che il Galateo dello Sport sicuramente promuoverebbe. Dall’altra parte del campo, coperto dai riccioli del Bez, c’è con tutta probabilità Andrey Rublev, che verrà battuto dal numero 1 di Sesto Pusteria dopo una bella battaglia finita al terzo set.
Noi, dai profili social della VR46 Riders Academy, sappiamo che quella foto è stata scattata al Civico 46 – hospitality del Team di Valentino Rossi – in un sabato sera di un weekend di gara. Ma non sappiamo quando, perché quell’istantanea può essere stata catturata in qualsiasi tappa europea della MotoGP 2024 in cui il Dottore ha fatto visita ai suoi ragazzi. Il quarto di finale Sinner-Rublev a Cincinnati ci consente di restringere notevolmente la ricerca e di concludere – senza assumere un investigatore privato o rompere le scatole all’admin della pagina Instagram dell’Academy – che la foto risale alle ultime ore del 17 agosto, ovvero alla notte che ha preceduto Gran Premio d’Austria.
E allora eccolo Pecco Bagnaia, il solo a non sacrificare parte del proprio corpo al divano, che ascolta gli altri con l’espressione vispa e attenta di chi ha appena vinto una Sprint Race in solitaria. Ha bruciato Jorge Martín in partenza, ha risposto a due attacchi decisi dello spagnolo dopo che questo gli aveva incredibilmente soffiato una pole position da record. È già concentrato sulla portata principale del weekend di Spielberg (la gara lunga dell’indomani, che vincerà involandosi in una fuga ancor più stratosferica), ma non stacca gli occhi dalla gestualità di Marini, che forse sta spiegando con estrema dovizia di dettagli i limiti tecnici della sua Honda all’ex compagno di squadra Bezzecchi, mentre Valentino annuisce.
In un’altra foto scattata nello stesso contento, si aggiungono al quadretto anche Franco Morbidelli – sdraiato sul divano – il coach Andrea Migno appollaiato su una poltroncina e il preparatore atletico Carlo Casabianca, seduto a un tavolino rotondo di compensato in cui una lattina di Coca-Cola e una bottiglia di birra fanno compagnia a qualche foglio dei tempi. La serata prosegue così, a suon di chiacchiere da pista, di consigli su come affrontare meglio le due curve a sinistra del terzo settore – dove Rossi si era piazzato sia in qualifica che nella Sprint per vedere da vicino le traiettorie dell’intero schieramento della MotoGP– di disquisizioni su punti deboli e forti degli altri piloti. Poi magari due battute sul calciomercato, una partita a calciobalilla e un’altra occhiata a Sinner che, dopo aver inaspettatamente perso il primo parziale, ribalta la partita con la sua consueta solidità mentale.
Tempo di digerire la cena messicana a base di tortillas dello chef del Civico Michele (Mighelon) Quarenghi, di spuntare la voce ragazze dalla lista degli argomenti fissi da affrontare in una serata tra soli uomini, di prendere in giro le domande di qualche giornalista e le risposte di Aleix Espargaró (quel weekend aveva detto di essere molto più veloce di Morbidelli, salvo poi essere battuto da Franco negli ultimi giri della gara), che tutti rincasano nel proprio motorhome, con la pancia piena e la mente un po’ più leggera. All’indomani in pista si saranno anche odiati, ma intanto alla gara si sono presentati freschi di una serata trascorsa tra amici, come quelle compagnie storiche e allargate del mare che di giorno si insultano su un campo da beach volley ma che al calar del sole – vada come vada – brindano allo stesso tavolo e si scambiano confidenze. In MotoGP una compagnia allargata come quella dell’Academy rimane un unicum e serate semplici e di facile immaginazione come quella di Zeltweg restano il segreto di Valentino Rossi e dei suoi ragazzi.