Sulla pista tedesca ha vinto più di chiunque altro nella storia recente della MotoGP e basta riguardarsi la classifica generale e lo storico di questa stagione per rendersi conto che Marc Marquez al Sachsenring ci arriva non solo da favorito, ma da imperatore già incoronato. E’ una delle sue piste e se da un lato è vero che lo era anche Austin, dove è caduto, dall’altro c’è solo da fare i conti con la prospettiva di un altro fine settimana col 93 davanti a tutti. Però la narrazione di un Gran Premio non riguarda mai solo chi vince e a pochi giorni dal GP di Germania è arrivata la notizia che ci saranno due protagonisti in più: Alex Marquez e Luca Marini, "imperfetti" pronti a stringere i denti nonostante infortuni che ne minano la competitività.

Per uno, Luca Marini, l’inferno dovrebbe essere definitivamente alle spalle. Mentre per l’altro, Alex Marquez, non è ancora così scontato che riesca a schierarsi regolarmente in griglia. Dopo lo scontro con Pedro Acosta a Assen e la frattura di un metacarpo, infatti, Alex Marquez ha affrontato una corsa contro il tempo: operato d'urgenza alla clinica Rubén Quirón di Madrid con l'inserimento di una vite, ha sacrificato ogni impegno con sponsor per concentrarsi sulla riabilitazione. "Non voglio perdere nemmeno una gara" – aveva detto già dopo Assen. La visita medica di giovedì deciderà il suo destino: se otterrà il via libera, affronterà la pista con una protesi nel guanto, come già successo a Jorge Martín nel 2018. Il suo obiettivo, chiaramente, è limitare i danni prima della pausa estiva, consapevole che la lotta per il titolo, soprattutto al Sachsenring, dovrà essere tenuta sotto il cuscino.
Sul fronte Honda, invece, Luca Marini torna in pista dopo l'incubo del 28 maggio: lussazione d'anca, lesioni al ginocchio, fratture a sterno e clavicola, e pneumotorace. Superato il test di idoneità a Brno, il pilota Honda ha ammesso di essere lontano dalla migliore condizione fisica, ma ha ribadito di voler esserci. "Rivedere il mio box è come tornare a casa - ha spiegato - Sono lontano dall’essere nella condizione perfetta - ma guidare è l'unica medicina. Questo weekend è solo il primo passo per chiudere la stagione nel miglior modo possibile, anche se è chiaro che mi piacerebbe poter riprendere da dove avevamo lasciato”. La sfida, per Marini, è tripla: riconquistare la fiducia dopo un incidente che è stato tutt’altro che leggero, contribuire al riscatto della Honda, in crisi tecnica, e, soprattutto, convincere i vertici di HRC che, al di là di come andrà a finire con Jorge Martin, merita un’altra possibilità dopo le sue due stagioni in Honda.
Mentre Marc punta alla nona sinfonia, quindi, Alex e Luca, i due “condannati a essere i fratelli di” della MotoGP, si ritrovano a condividere pure il ritorno dopo un brutto infortunio su un circuito che di sicuro non è tra quelli che più risparmiano il fisico dei piloti. Per entrambi, comunque, l’ultima parola prima dell’ok definitivo o meno, spetterà al dottor Angel Charte, che giovedì dovrà decidere se dichiararli fit o unfit.