Il GP d’Italia al Mugello è stato caratterizzato da una grossa crisi di pubblico: sulle colline e in tribuna, semplicemente, non c’erano persone. Qualcuno ha dato la colpa al ritiro di Valentino Rossi, qualcuno all’organizzatore e al prezzo dei biglietti. Anche perché in Francia, a Le Mans, c’erano quasi 100.000 appassionati, un successo clamoroso. Una crisi di pubblico che ha portato Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, a dichiarazioni durissime durante un’intervista agli spagnoli di motociclismo.es. Sintetizzando, Ezpeleta ha dichiarato che il Mugello è stato un flop su tutta la linea e che il motomondiale potrebbe perdere un GP in Italia nel prossimo periodo. Parole che hanno fatto discutere - per non dire altro - arrivate anche a Federico Ignesti, il sindaco di Scarperia: "Parole che non mi sono piaciute, sono state anche poco eleganti. Io capisco la difficoltà e l'amarezza perché oggettivamente l'ultimo GP d'Italia non ha riscosso il successo di pubblico dei tempi pre Covid, però mi sembra si sia andati oltre”, ha dichiarato in un intervento.
Spiega, poi, che le restrizioni causate dalla pandemia non hanno aiutato in termini di promozione dell’evento: "Valentino Rossi ha abbandonato e fino ad aprile non si sapeva se le manifestazioni sportive fossero aperte anche al pubblico e quindi non si potevano né promuovere, né pensare alla vendita dei biglietti, non si conosceva la capienza delle tribune dell'autodromo e quali settori fossero accessibili alle persone. Inoltre c'era la concomitanza con il GP di Formula 1 a Monaco, più per gli sponsor che per il pubblico, e forse dei limiti che sono emersi dell’autodromo".
E, aggiunge, il prezzo dei biglietti era in linea - se non addirittura inferiore - alle cifre necessarie per Misano: “I prezzi sono gli stessi di quelli di Misano, anzi in molti settori è di cinque euro in meno. Io replico a tutto ciò, perché è già due volte che Ezpeleta muove accuse del genere e non mi piace che si dicano cose non vere”.
Infine, l’affondo: “Ha detto che i GP d'Italia si potrebbero non fare più visto l'assenza del pubblico. Se questa è la motivazione allora i GP non si dovrebbero mai fare in Qatar e Malesia. Anche a Jerez, a Barcellona e Portimao non è che ci fossero così tanti spettatori più di quelli che ci sono stati al Mugello. L'unico GP dove si è registrato un numero alto di spettatori è stato Le Mans. Inoltre c'è qualcosa che riguarda anche il prodotto perché secondo me viene comunicato molto poco a livello di motomondiale. Se si escludono i canali che hanno i diritti non si sa mai quello che succede. Se la Formula 1 in cinque anni ha cambiato tre volte il management perché si è resa conto che non basta più fare solo la Formula 1 e quindi la gara per portare la gente in alcuni posti, giusto che si facciano delle riflessioni anche nel mondo delle moto. Dorna è il soggetto che organizza e che ha un contratto con l'autodromo, forse è l'autodromo che dovrebbe dire che se ha poco pubblico è perché il prodotto è poco buono, o che forse è rimasto un po' troppo uguale negli anni e ha avuto uno `scudo di vetro´ per tanto tempo in Valentino Rossi. Non è sbagliato cambiare le cose perché se il mondo cambia, occorre rinnovarsi”, ha concluso.