Solo show. Il weekend di Las Vegas, dove andrà in scena la penultima tappa stagione di un mondiale di Formula 1 già largamente concluso, si preannuncia più indirizzato verso lo spettacolo di intrattenimento che verso lo sport, con il Gran Premio di domenica relegato quasi a un "evento laterale" rispetto a tutto lo sfarzo organizzato da Liberty Media nella città del peccato.
Tra cappelle nuziali in cui sposarsi direttamente nel paddock e bar in cui poter bere dalla scarpa come il famoso shoey di Daniel Ricciardo, la Formula 1 si "trasforma" e da elegante evento europeo - la cui massima rappresentazione è nel fine settimana di Montecarlo - a Las Vegas prende una piega nettamente più statunitense, ispirandosi a manifestazioni come il Super Bowl che unisce sport a grandi spettacoli di intrattenimento.
Il tutto è iniziato nella serata di mercoledì con un evento di apertura tra luci, musica, concerti e star. Tutti e venti i piloti della massima serie sono stati invitati a partecipare all'inaugurazione del weekend di gara ma non si sono mostrati particolarmente coinvolti o "esaltati" dallo show. A capitanare la delusione generale è arrivato il campione del mondo in carica Max Verstappen che, con la solita schiettezza con cui ha criticato anche la serie Netflix e il format delle sprint race, ha dichiarato: "Durante i 30 minuti di presentazione di noi piloti mi sono sentito un pagliaccio. L'aspetto sportivo rappresenta solo l'1% e lo show il 99%. Io capisco l'importanza del business ma allo stesso tempo non posso nascondere il mio punto di vista: mi interessa molto di più correre".
Sulla stessa linea si è espresso anche il pilota della McLaren Lando Norris, che ha commentato: "E' tutto più basato sullo show rispetto a qualche anno fa, io voglio solo venire qui e correre". Anche Lewis Hamilton, che si era espresso positivamente in passato sulla nuova passione del pubblico americano, ha parlato dei disagi portati con il weekend di gara a Las Vegas, prendendo le difese dei residenti inferociti contro la Formula 1: "Ho sentito molte lamentele sulla presenza dell'evento da parte della gente. Penso che dobbiamo essere rispettosi della gente del posto. Ci sono così tante persone che lavorano duramente. Ci sono molti soldi e ricchezza in questa città e anche nei luoghi che frequentiamo e in questo settore. Quindi dobbiamo assicurarci che ci si prenda cura delle persone. Non possiamo essere un circus che si presenta con tutto lo sfarzo e il glamour e le persone ne sono influenzate negativamente, secondo me".