Quelli che da sempre seguono il mondo dello sport da vicino lo avevano detto: "Contro la WADA non si può nulla e Andrea Iannone non riuscirà a far valere le sue ragioni". In effetti è andata così, con buona pace di chi sperava che la giustizia sportiva perseguisse, appunto, il criterio della giustizia, piuttosto che i criteri delle pregiudiziali. La notizia sull'appello presentato da Andrea Iannone dopo la squalifica per il caso di doping di cui è stato (assurdo) protagonista, infatti, è arrivata oggi. Ed è la peggiore delle notizie: squalifica confermata (qui la sentenza). Quattro anni senza corse, lontano dai circuiti, significano per il pilota abruzzese una cosa sola: carriera finita. Così ha deciso il TAS di Losanna, assecondando le richiesta della WADA, l'agenzia internazionale antidoping. Al momento, dal pilota di Aprilia, dalla stessa Aprilia e dall'entuorage di The Maniac non arrivano commenti, ma è chiaro che qualcuno a breve dovrà pur parlare.
Intanto, senza entrare nel merito di una vicenda umana che abbiamo già ampiamente affrontato e di una vicenda di giustizia sportiva che lascia a desiderare (e che abbiamo già ampiamente raccontato), le domande che sorgono sono tantissime. A cominciare da quella che riguarda il futuro di Aprilia. A Noale hanno sempre detto di voler aspettare Iannone, di essere certi che il pilota abruzzese avrebbe visto accolte le sue richieste e di non credere nella possibilità che la squalifica venisse confermata. Invece, anche se è assurdo e ingiusto, è andata esattamente così e in Aprilia Racing adesso c'è un problema in più. Perchè nel frattempo le trattative per portare nel box Andrea Dovizioso sono saltate, con il forlivese che ha scelto di dedicarsi per un anno al motocross, restando lontano dalla MotoGP, e anche quelle con Cal Crutchlow sono naufragate a causa di un intervento di Yamaha, che si sarebbe assicurata le prestazioni dell'inglese nel ruolo di collaudatore. Chi dividerà il box con Aleix Espargarò? Al momento l'unica strada percorribile sembra quella di una conferma di Lorenzo Savadori, ma il campione italiano Superbike è giovane e rappresenta una scommessa decisamente grande. L'altra strada potrebbe essere quella che porta a Jorge Lorenzo, con il cinque volte campione del mondo che era in procinto di accettare proprio l'offerta da tester offertagli da Aprilia e che, adesso, potrebbe addirittura rientrare in gioco come pilota.
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