La MotoGP è tornata in pista a Ferragosto, incastonata nel pieno dell'estate come il Red Bull Ring tra le Alpi della Stiria. Una valle verde, ariosa, che vanta un buon numero di metri sopra il livello del mare ma che non per questo è riuscita a sottrarsi dalle grinfie dell'anticiclone: anche a Zeltweg fa caldissimo - lo ripetono tutti, nel paddock - e il Gran Premio più montanaro che esista si disputerà in condizioni quantomeno spossanti per i piloti. Oggi - venerdì - trentun gradi nell'aria e oltre cinquanta che salgono dall'asfalto, umidità esclusa. Ne ha sofferto in particolar modo l'Aprilia, che in top ten ha come unico esponente Raul Fernandez. Non è cambiato niente per Marc Marquez, in cima alla classifica anche al termine del venerdì in cui ha brillato di meno.
Sì perché il 93 non ha dominato né la sessione mattutina né quella pomeridiana - anzi è rimasto quasi sempre in bilico tra la quarta e la sesta posizione, come a volersi nascondere - fino a quando nel time attack decisivo delle Prequalifiche ha azzannato il cronometro con un 1'28"117 distante solo quattro decimi dal record della pista siglato lo scorso anno da Jorge Martín, in condizioni metereologicamente più abbordabili. In quello che è stato un vero e proprio hot lap - una cinghiata secca alle speranze di chi lo credeva leggermente in difficoltà - Marc è stato seguito a ruota da un vivace Pedro Acosta, che si è piazzato secondo regalando un pomeriggio di felicità agli uomini della KTM, spronati a fare bella figura nel Gran Premio di casa. Terzo un Pecco Bagnaia che invece, seguito da Valentino Rossi a bordopista e rifocillato da un colloquio tecnico con Casey Stoner nel pomeriggio di giovedì, ha archiviato una giornata discreta sulla pista che lo vede imbattuto da tre anni. Apparentemente efficace in frenata (il Red Bull Ring è un tracciato prevalentemente stop and go e Pecco ha commesso una sbavatura solamente alla cinque, quando dopo una staccata brusca ha pensato fosse meglio rialzare la moto e compiere un'escursione sulla ghiaia), sicuramente tra i migliori sul passo gara - dove ha inenallato diversi giri sul ventinove e mezzo con la media al posteriore - probabilmente ancora insoddisfatto della situazione generale: restano i fatidici due decimini da limare a questo Marc Marquez.
Almeno questa volta Pecco potrà affrontare qualifiche e Sprint con la quasi certezza di essere la seconda forza del GP d'Austria. Pedro Acosta si è frapposto tra lui e Marquez per una questione di scaltrezza e scia, Alex Marquez è appena alle spalle del 63 ma con un long lap penalty sul groppone in vista del GP di domenica, le Aprilia di Marco Bezzecchi e Jorge Martín mancano clamorosamente all'appello. Si sono difese nelle FP1 mattutine grazie alle temperature più basse, sono tornate le RS-GP nevrotiche e instabili al pomeriggio, quando la moto di Noale è stata messa alla prova nelle condizioni che Bezzecchi qualche mese fa temeva di più: il caldo e una pista tutt'altro che fluida, ma densa di frenate aspre e ripartenze da basse velocità. Jorge è scivolato a inizio Prequalifiche alla nove e poi, sempre alla nove, ha commesso almeno altri tre "dritti". Marco non è stato malvagio nella simulazione gara con la soft al posteriore (difficile vedere questa gomma domenica se le temperature resteranno tali), ma poi non è riuscito ad abbassare coerentemente i suoi tempi nei minuti finali, con pneumatico nuovo e poca benzina nel serbatoio. Alla fine la classifica recita rispettivamente sedicesima diciottesima posizione per la coppia ufficiale di Noale, la cui giornata assolutamente nera e deludente è stata resa più mite dalle prestazioni dei Trackhouse: Ai Ogura è rimasto fuori dai dieci per un soffio, mentre Raul Fernandez è quinto in 1'28"519. Dietro di lui Joan Mir e Franco Morbidelli - pimpanti - precedono Johann Zarco, Fermìn Aldeguer e Brad Binder, a sigillare la Q2.
Nelle Prequalifiche austriache tagliate a metà da una bandiera rossa per la rottura dell'air fence di curva cinque (la M1 di Fabio Quartararo è finita dritta contro le protezioni dopo una scivolata dovuta probabilmente ad una perdità d'olio di Jack Miller, che ha tradito anche Miguel Oliveira - tutti i piloti sono ok) sono state tagliate fuori dalla top ten tutte le Yamaha. A queste e ai già citati Bezzecchi, Martín e Ogura, si aggiungono alla lista di coloro che prenderanno parte al Q1 anche Enea Bastianini (undicesimo, il migliore nel T3, ma impossibilitato a concludere un giro buono nel finale per via di un paio di chiusure d'avantreno), Luca Marini (tredicesimo nella simulazione qualifica ma tra i migliori sul passo gara), Fabio DI Giannantonio (quindicesimo e purtroppo navigante nelle stesse cattive acque di Brno) e Maverick Vinales, che potrebbe scegliere di restare ai box in borghese visto che la spalla infortunata al Sachsenring fa ancora molto male. Domattina le qualifiche saranno caldissime.
