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La fame non è mai un capriccio: Jorge Martin al Red Bull Ring non ha fatto tremare (di nuovo) Aprilia, semmai l’ha fatta godere

  • di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

15 agosto 2025

La fame non è mai un capriccio: Jorge Martin al Red Bull Ring non ha fatto tremare (di nuovo) Aprilia, semmai l’ha fatta godere
Una frase leggermente sibillina pronunciata da Jorge Martín sul conto di Aprilia nel giovedì del Red Bull Ring ha scatenato le fantasie di chi voleva riaprire la “telenovela” sul futuro del campione del mondo spagnolo. La verità è ben altra: alla vigilia del GP d’Austria il rapporto tra Noale e Jorge è probabilmente ai massimi storici…

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

E’ bastata mezza frase perché ricominciasse a circolare il sospetto di uno Jorge Martin pronto a ritentare la fuga da Aprilia per il 2026. Il campione del mondo l’ha detta nel giovedì del Red Bull Ring, ma il problem questa volta è stato nell’interpretazione. O, meglio, nel filtro esagerato della malizia utilizzato per interpretarla. Cosa ha detto? Questo: “Non voglio correre solo per correre, mi servono i risultati. Devo ottenere qualcosa quest’anno, trovare lo scopo: perché corro e cosa voglio”. L’avesse detto chiunque altro avremmo parlato, tutti, di fame, di ammirazione, di voglia di mettersi la sofferenza alle spalle e puntare in alto anche rischiando di generarsi aspettative e restare delusi. Invece l’ha detto Jorge Martìn e non è mancato chi ha voluto vederci un ritorno all’attacco, l’inizio di un altro tentativo di fuga dal contratto con Aprilia. Non è così e, questa volta, è anche fortemente ingiusto arrivare a pensarlo.

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Jorge Martìn non ha fatto tremare Aprilia, semmai l’ha fatta godere. Perché “voglio ottenere qualcosa subito” è per qualunque marchio, per qualunque squadra, ciò che ci si vorrebbe sentir dire da un pilota. E’ un obiettivo da andare a prendersi insieme, spronandosi a vicenda e, in qualche modo, anche riconoscendo pur senza esplicitarlo che sì, ci si prenderà pure qualche rischio. Nonostante tutto quello che è successo. Nonostante tutti quello che è stato. E’ palese che non siamo davanti a un capriccio, ma semplicemente a un pilota che ha fame, che sente di aver ritrovato una più che buona condizione fisica e di essere pronto a fare il dovere di un campione: vincere. Anche perché nello stesso media scrum e appena pochi secondi dopo quella frase è stato proprio Jorge Martìn a parlare esplicitamente di futuro con Aprilia: “Dobbiamo prepararci bene per il 2026. Ho due o tre gare segnate sul calendario per cercare di fare bene”.

Insomma: il lavoro da fare è tanto, ma una vittoria prima della fine dell’anno non è un obiettivo impossibile. Potrebbe, paradossalmente, non esserlo neanche qui al Red Bull Ring, anche se di certo i tempi non possono oggettivamente essere ancora maturi. “Non posso arrivare qui e dirvi che salirò sul podio domenica- ha proseguito il campione del mondo - ma posso dirvi che darò il massimo per riuscirci. Se il massimo sarà sufficiente per vincere, allora ci proverò, e se il massimo sarà sufficiente per arrivare tra i primi cinque, allora ci proverò anche in quel caso”.

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Sembrano parole di un capriccioso? No, sono solo parole di un pilota giustamente ambizioso e che ha già voltato pagina, così come l’ha voltata la sua squadra, aspettando che la voltino anche i soliti maliziosi. “A Brno – ha proseguito – abbiamo fatto anche tanto lavoro che non s’è visto: sulla posizione del manubrio, sulla posizione delle pedane e sull’ergonomia in genere. Penso che abbiamo ancora molta strada da fare per raggiungere la perfetta base di partenza. Devo sentirmi a mio agio, per poter guidare in modo fluido, ora devo guidare un po' copiando Bezzecchi, perché al momento è lui il nostro riferimento. Continuerò a farlo finché non potrò essere io il riferimento. A Brno, comunque, mi sono sentito sempre meglio giro dopo giro. Qui in Austria? E’ sempre stata una pista fantastica per me fin dalla Moto3, ma devo solo lavorare questo fine settimana e continuare a dare il massimo. Vedremo dove arriveremo”.

Dove vuole arrivare dopo tutto il lavoro che insieme a Aprilia dovrà fare, invece, Jorge Martìn lo sa benissimo già da adesso. E quel dove ha un nome un cognome: Marc Marquez. “Battere quello che forse è il miglior pilota della storia, nel suo momento migliore e sulla moto che guida è la vera sfida – ammette il campione del mondo - Ho fiducia in Aprilia che sta facendo un ottimo lavoro, ho fiducia in me stesso e in ciò che ho realizzato. È solo questione di tempo prima che raggiunga quel livello per combattere contro questo grande Marc Márquez".

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