Non ci siamo: la Honda RC213V vista a Sepang, nonostante le quattro versioni differenti messe in pista, ha deluso tutti, con Marc Marquez che lo ha anche detto senza mezzi termini: “Abbiamo gli stessi problemi della passata stagione”. Una moto difficile da domare, troppo scorbutica in curva e poco efficace in uscita, quando c’è da aprire il gas cercando il massimo del grip.
Le promesse erano altre e anche le premesse sembravano differenti, invece siamo punto e a capo. Tanto che Alberto Puig, nonostante il suo ruolo in HRC, se ne è uscito con parole forti: “Le idee sono tante, ma serve concretezza e c’è la necessità di dimostrare che funzionano”. Un modo neanche troppo diplomatico per chiedere agli ingegneri giapponesi di provare a lavorare in maniera differente. Non più studi su studi, ma componenti da provare sulla moto proprio come fanno Ducati e Aprilia, che a Sepang sono andate fortissimo e hanno testato decine di nuove parti sulle rispettive moto.
“Non abbiamo raggiunto l’obiettivo che avevamo stabilito – ha ammesso Puig – A Sepang abbiamo avuto un'evoluzione di ciò che stavamo già testando a Valencia. Per noi i test termineranno a Portimao, non siamo dove vorremmo essere. Dobbiamo continuare a lavorare, uno dei nostri obiettivi adesso è migliorare la trazione, ma non è l'unico. Dobbiamo chiaramente migliorare su molte cose". Molte, probabilmente troppe, così come ha ammesso anche Joan Mir, che sulla Honda c’è salito solo da poco tempo, ma ha già dovuto accorgersi che la moto ha ben più di un problema. “Non ho ancora la RC213V perfettamente tra le mani – ha detto l’ex campione del mondo – Cerco di imparare da Marc Marquez, ma vedo da solo che le Ducati sono lontane”.
Ducati, come un incubo che ricorre e che adesso si fa ancora più pressante dopo che ben sette Desmosedici hanno chiuso nelle prime dieci posizioni la tre giorni di test a Sepang. Un incubo che in Honda dovranno provare a scacciare già dal prossimo 24 marzo, quando le moto saranno nuovamente in pista a Portimao, con Alberto Puig che sembra lanciare una sorta di ultimatum: “In Portogallo dovremo fare uno step importante – ha concluso il manager spagnolo di HRC – Per adesso sono soddisfatto solo dei piloti: Joan Mir sta prendendo confidenza con la nostra moto e Marc Marquez è fisicamente in una condizione molto buona, tanto che, a differenza di prima, non lamenta dolori alla fine dei turni e riesce a mettere in fila molti giri rispetto al recente passato”.