Piove a Silverstone, così tanto che la monoposto di Andrea Kimi Antonelli arriva sotto al podio con una nube dietro di sé, che si porta dietro dallo spegnimento dei semafori. Non è stata semplice la gara corta del weekend inglese di Formula 2, anzi: tra un meteo impraticabile e gli errori dei suoi compagni che hanno provocato parecchie neutralizzazioni, per Andrea Kimi non è stata una passeggiata. Nulla lo ha potuto fermare però, perché la costanza di una carriera l’ha fatta vedere anche qui: ogni ripartenza l’ha eseguita in maniera perfetta, così come ha affrontato le fasi più critiche da professionista.
Un talento che si è fatto notare fin dai primi giri sul kart, conquistando il cuore delle persone giro dopo giro per diventare un piccolo grande eroe delle categorie propedeutiche, che si è preso anno dopo anno da campione. “Lui è uno di quei piloti che dove lo metti va” dicevano di lui gli addetti ai lavori dei campionati italiani, che Andrea ha toccato l’ultima volta a Misano nel 2022, dove ha vinto una gara al volante della Mercedes GT3. Un pilota che dove lo metti va, e che sta andando davvero lontano con dedizione e duro lavoro, imparando in ogni delusione e facendo la differenza quando le condizioni glielo permettono. Perché sulla pioggia l’italiano lo ha sempre dimostrato di saper andare forte, tanto da dominare con sette secondi questa gara Sprint di Formula 2 a Silverstone.
Ci sono papà Marco e Toto Wolff sotto al podio ad aspettarlo. Nel retro podio invece incontra Zane Maloney e Gabriel Bortoleto, due che con lui hanno corso per tutta la vita e che condividono con lui un momento speciale e indimenticabile. E sul podio lo festeggiano tutti, nel paddock gli stringono tutti la mano, perché quello che ha fatto lui lo desiderano tutti: muovere le folle già dalla Formula 4, rappresentare l’Italia a testa alta in uno sport così competitivo, con lo stemma della Mercedes sul cuore. Con Toto Wolff che ci aveva visto lungo con lui, quando aveva proposto un contratto alla sua famiglia per prepararlo alla Formula 1, un giorno.
Quel giorno oggi sembra più vicino che mai, con il piccolo Kimi, che ormai ha fatto vedere che è diventato grande, che ha trovato la sua prima conferma. Sì, la Formula 2 è complessa e competitiva, sì, serviva tanto lavoro per debuttarci saltando la Formula 3. Ma Antonelli non ha battuto ciglio e si è andato a prendere la sua prima vittoria. Che forse non conta così tanto a livello di campionato - difficile ma non impossibile da conquistare - ma tantissimo per la sua carriera. “A diciassette anni queste sono le conquiste importanti per un pilota. Qui si impara e si cresce. Portarlo in Formula 1? Sicuramente succederà e speriamo per lui una grande carriera, ma non corriamo” dice subito Toto Wolff, che lo sta crescendo in questo grande mondo. All’ultima curva di questa gara Kimi c’è arrivato di traverso, voglioso di tagliare quella linea del traguardo. E così diventa lui il re del sabato di Silverstone.