Si allenano insieme, si scambiano consigli e frequentano l’uno il paddock dell’altro, come se fossero ormai famiglia: uno è già un pluricampione del mondo, l’altro si sta costruendo la strada per diventarlo. La cosa certa è che di orgoglio agli italiani ne portano già tanto, con il motorsport che può vantare tanti dei suoi talenti proprio in Italia. Valentino Rossi e Kimi Antonelli sono due che questo mondo lo conoscono molto bene e ogni volta che ne hanno l’occasione cercano di condividerlo l’uno con l’altro, che sia al Ranch del Dottore a Tavullia o in pista ad Imola per i test sulle GT3. E non c’è mai una volta che non spendano una buona parola l’uno per l’altro, proprio come ha fatto il nove volte campione del mondo di MotoGP in occasione della 24h di Spa, quando alla stampa ha raccontato di quanta Italia sia presente in pista ma non ancora abbastanza da averla anche in Formula 1.
“Il nostro paese è forte in tanti sport” dice Valentino, come riportato dalla Gazzetta, “ma ci manca la Formula 1. Sono tanti anni che non abbiamo un pilota vincente ma io so già chi potrà esserlo” continua. “Kimi Antonelli è colui che colmerà questa lacuna. Lo seguo da quando è piccolino sui kart ma ci siamo conosciuti durante il periodo della pandemia, quando abbiamo iniziato a correre al simulatore online insieme” racconta il Dottore, che ha iniziato a mettere gli occhi su una carriera sulle quattro ruote proprio in quel periodo. “Adesso giriamo spesso insieme, che sia sui kart o in pista, e per me è lui il pilota che può rappresentare bene l’Italia in Formula 1” conclude Valentino, che con lui ha passato proprio prima dell’inizio della stagione 2024 una giornata a Imola al volante delle rispettive vetture GT3, in dei test che vedevano protagonisti piloti sia del mondiale WEC che delle categorie nazionali come il Gran Turismo Italiano.
Andrea Kimi Antonelli invece ce lo aveva già raccontato del suo primo incontro con Valentino, in un’intervista esclusiva, definendolo inaspettato ma bellissimo. Ripartendo dalle sessioni al simulatore della pandemia, Valentino lo ha invitato al Ranch: “Quel sabato ero a Misano a correre col GT e Valentino mi ha chiesto di andare al Ranch con lui. È stata una cosa un po' inaspettata ed è stato molto bello anche per quello, stare lì a respirare quell'ambiente, a vederli girare” ci ha detto Kimi. “Sono stato in mezzo alla pista e ho visto da vicino la facilità con cui sembrano riuscire a fare tutto su una moto, oltre al bellissimo ambiente che c'è e al clima di grande amicizia, anche se non ho avuto il coraggio di girare con loro!”. Per il giovane talento della Mercedes però, non è solo emozionante passare del tempo con Valentino, ma la realizzazione di un piccolo sogno: “Lui è una leggenda, per me come per tutti. Però conoscendolo la cosa che impressiona davvero è la sua semplicità e la sua simpatia. Secondo me è proprio questo che questo negli anni gli ha permesso di arrivare a così tanta gente, di avere così tanti tifosi anche fuori dalla MotoGP” ha continuato Kimi.
“Con me Vale è sempre stato super gentile e disponibile. Mi ha detto di continuare a lavorare sodo, che mi segue e vede che sto andando bene in questi anni. Mi ha detto di continuare a crederci, di lavorare con costanza e di non mollare perché i risultati continueranno ad arrivare” dice Kimi, che è ormai di famiglia per Valentino. Con due calendari così fitti come quelli di entrambi questa stagione, i due possono solo seguirsi dalla tv e infatti ancora non si sono andati a trovare nel weekend, ma è chiaro quanto il loro rapporto sia significativo. In una stanza piena di persone Valentino Rossi non ha dubbi nel fare il nome di Kimi se si parla di motorsport italiano e futuro, e il giovane talento della Mercedes non può che ritenersi fortunato ad avere questo speciale coach. Un rapporto che racconta dell’Italia nel motorsport, del prima e del dopo, di due stelle che in due momenti diversi hanno brillato e brilleranno.