Insisto! Sarebbe da premiare il pubblicitario che ha scritto lo spot con Francesco Bagnaia che paga col bancomat al ristorante tra piccole percentuali e una certa avversione per i pagamenti in nero. Sarebbe da premiare perché, oltre ad essere una pubblicità riconoscibile, racconta perfettamente il carattere del piemontese: corretto, preciso e determinato al limite del fastidio altrui. Pecco Bagnaia è uno che insiste. È uno che vuole arrivare alle soluzioni facendo tutta la strada necessaria, uno che vuole capire prima di risolvere, probabilmente molto più adatto agli scacchi rispetto, per dirne una, al poker.

In Germania, al Sachsenring, Pecco si produce nel tipico weekend 2025. Parte bene, addirittura provando un telaio diverso e un serbatoio inedito (per la Sprint) con l’obiettivo di innescare sensazioni nuove. Il sabato tuttavia si trasforma in un incubo concluso in dodicesima posizione, perennemente in sofferenza. Le cose, come da copione, migliorano la domenica, dove insistendo Bagnaia chiude con una fortunata terza posizione dietro - come da tradizione - ai due fratelli Marquez. “La gara di ieri rimane fissa lì. Sul bagnato dobbiamo migliorare, come anche a Le Mans la prestazione era stata simile e avevo faticato tanto con il grip dietro, però in generale oggi è un altro giorno”, dice ai microfoni di Sky una volta finita la gara.
Poi, come se niente fosse e senza troppe cerimonie, ci racconta del suo approccio per questa stagione: “Siamo riusciti subito a partire bene, sono riuscito a liberarmi di molti piloti subito. Sono riuscito ad avere una buonissima reazione al semaforo che mi ha aiutato e… oggi era veramente dura”.
In breve, Bagnaia ha puntato subito alle cose che hanno funzionato. Che, a dirla tutta, si riassumono esclusivamente in un’ottima partenza. Ma è questo che gli serve visto il momento: prendere il buono, partire da lì, tenerlo fisso in mente. È lo stesso Bagnaia a dirlo poco più tardi: “Bisogna guardare il positivo, sono abbastanza soddisfatto del risultato perché non puoi mai sapere cosa può succedere partendo da là dietro. Il passo per lottare per il podio c’era e prima della gara ero abbastanza convinto che avrei potuto lottare per il podio, sapevo di avere questo potenziale qui. Dopo sono successe diverse cose e tanti piloti hanno commesso degli errori, non era facile. Per noi è stato complicato arrivare fino alla fine, però in generale io e Alex eravamo molto simili in termini di ritmo e sensazioni alla guida. Bisogna fare due, tre passi avanti nella direzione che abbiamo preso e guardando i dati alla squadra, facendo più giri troveremo sicuramente la strada”.
In altre parole, Bagnaia ci crede ancora e ci crede sul serio. Poi, certo, la situazione è difficilissima, sia dal punto di vista tecnico che, inevitabilmente, da quello psicologico. Lui racconta così i problemi della stagione: “Col davanti si rischiava tanto in Curva 1, Curva 10. La 8 un po’, 12 e 13. Purtroppo non si riusciva a fare lo stesso ritmo del venerdì e ho faticato un po’, però in generale la gara è stata simile a tante altre quest’anno, perché ero lì, mi sono avvicinato a zero cinque, poi ho lasciato andare… questa è la stessa gara, non importa da dove parto ma tutte le gare arrivare terzo non mi piace. Curva 1? La temperatura era ottimale per andare forte, oggi era principalmente il vento che spingeva da dietro e quando iniziavi a entrare lasciando i freni se non eri completamente allineato era tosta rallentarla, era come se arrivasse una spinta da dietro: abbastanza complicato”.
Oggi, con la prima del campionato andata, Pecco ha 147 punti di svantaggio sul compagno di squadra e 64 su Alex Marquez, che anche oggi gli è arrivato davanti. Eppure lui insiste. E abbiamo la certezza che sia un po’ l’unica cosa giusta da fare un questo momento. Assieme a quell’altra frase che lo ha descritto così bene per tanti anni e che adesso invece sembra quasi uno scherzo: Go Free, vai libero. La prima parte di stagione è andata, il titolo anche. Bisogna prendersi quello che resta.
