Al termine del venerdì brasiliano, caratterizzato dalle sole FP1 e la qualifica Sprint, molte sono state le differenze tra i compagni di squadra, tra conferme e sorprese. Oscar Piastri si è preso i riflettori, strappando la pole position a Lando Norris, apparso per lunghi tratti come il favorito alla conquista della prima posizione. Un vero e proprio colpo di reni quello di Oscar, arrivato nel momento più importante della giornata, ovvero l’ultimo colpo delle SQ3, chiuso in testa per soli ventinove millesimi. Una beffa invece per Lando, soprattutto alla luce del mezzo secondo rifilato proprio all’australiano nel corso della seconda sessione di qualifica. Grande differenza c’è stata invece, confermando però le aspettative, tra Max Verstappen e Checo Perez: con una Red Bull in difficoltà soprattutto rispetto a Mclaren, l’olandese salva il salvabile, nonostante il terzo posto perso ai danni di Charles Leclerc, ma la differenza con il compagno, eliminato nel corso della SQ2, è impressionante. Perez, che alla vigilia del weekend ha persino richiesto la sostituzione del telaio della sua RB20, una vera e propria mossa della disperazione, sembra esser sempre più in difficoltà, in quelle che, stando ai rumors che si susseguono di giornata in giornata, potrebbero essere le sue ultime gare in Formula 1.
Se sul fronte Ferrari la differenza che separa Charles Leclerc, terzo e Carlos Sainz, quinto è minima, con lo spagnolo che paga poco più di un decimo, diversa è la situazione in Mercedes: George Russell scatterà sesto mentre Lewis Hamilton, in quella che spesso definisce la sua seconda gara di casa, non va oltre l’undicesima posizione, a conferma delle prestazioni altalenanti che hanno caratterizzato la sua ripresa di stagione: in Texas, il weekend di Lewis è stato disastroso, segnato da un ritiro a causa di un errore nelle fasi iniziali di gara; in Messico poi è arrivato il riscatto, concludendo il fine settimana con una buona quarta posizione mentre, arrivati in Brasile, sono tornate le difficoltà. Grandi differenze che hanno poi caratterizzato anche la lotta nel mid-field: Pierre Gasly ha strappato una grandiosa settima posizione, peraltro confermando le ottime prestazioni che hanno segnato la sua ripresa di campionato, mentre Esteban Ocon è solo diciassettesimo; Liam Lawson, ottavo, ha messo a segno un altro gran colpo nella lotta con Yuki Tsunoda, diciottesimo, il quale sembra subire e non poco le prestazioni del proprio compagno; si conferma anche Alex Albon che, dopo essere stato oscurato dall’ottimo debutto di Franco Colapinto, conquista la SQ3 e riporta la Williams nelle parti alte di metà classifica.
Infine, non si può non menzionare quanto fatto da Oliver Bearman ai danni di Nico Hulkenberg: l’inglese, chiamato ancora una volta a sostituire un Kevin Magnussen alle prese con una forte influenza, ha finora brillato, dando prova del suo grande talento. Sempre davanti al proprio compagno in ogni sessione, solo il piccolo errore alla “S do Senna” nella SQ3 ne ha leggermente macchiato la prestazione, impedendogli di completare l’ultimo giro in qualifica. Dunque, siamo solo al termine del venerdì, eppure Interlagos ha già regalato ai tanti appassionati -come spesso sa fare- sorprese ed emozioni: se queste sono le premesse, il weekend che ci aspetta sarà degno dei migliori visti quest’anno.