È sempre stato uno dei protagonisti nel post gara Jos Verstappen che, per parlare del figlio, si è spesso lasciato a lunghe e controverse dichiarazioni sempre in sua difesa nonostante il rapporto particolare tra i due e, ancora una volta, le sue parole sono da tenere di conto. Infatti, l'ex pilota di Formula 1 olandese si è aperto ai microfoni dei giornalisti in Messico dopo il Gran Premio, che ha lasciato molte discussioni, per commentare la penalità data al figlio da parte della FIA. Max Verstappen ha ricevuto ben due penalità da dieci secondi dopo aver battagliato con Lando Norris e aver portato le manovre un po' troppo al di là del limite, perdendo quindi tempo prezioso al pit stop e finendo la gara solo sesto. In termini di campionato piloti in realtà il danno non è così grave, perché dal britannico, il suo principale rivale, ha perso solo dieci punti, ma le discussioni a posteriori sono più che aspre.
Tra chi si schiera dalla parte della Federazione e della direzione gara e chi invece ritiene la penalità troppo severa ci si mette Jos Verstappen: per lui il figlio è vittima di un chiaro conflitto di interesse. "Forse in curva 7 è andato un po' troppo fuori dagli schemi, ma parlarne ancora non cambierà nulla. Max continuerà comunque a guidare come vuole" ha detto l'ex pilota al De Telegraaf, la più importante testata olandese. "Anche perché si tratta di alcuni steward a cui non piace il suo modo di fare e infatti credo che la FIA dovrebbe rivedere la composizione del collegio dei commissari" continua Verstappen, che poi punta il dito contro ex piloti che hanno più simpatia e un occhio di riguardo verso determinati team o concorrenti.
"Anche Senna e Schumacher venivano spesso criticati dagli inglesi, quindi il mio consiglio per Max è di continuare a fare come vuole" ha concluso papà Jos. In Messico come stewards erano presenti in particolare Johnny Herbert, ex pilota di Formula 1, e Tim Mayer, figlio dell'ex team principal della McLaren Teddy Mayer. Quindi, secondo Verstappen questi sarebbero i due stewards che potrebbero avere un conflitto d'interesse quando si tratta di penalizzare un determinato team o pilota e, non a caso, la penalità cumulativa di 20 secondi è stata una delle più severe degli ultimi tempi. Insomma, per il padre di Max Verstappen la FIA dovrebbe essere più attenta nello scegliere i suoi commissari, anche perché con quattro gare al termine della stagione sarà importantissimo per il pilota Red Bull performare al massimo se vuole portarsi a casa almeno il titolo piloti.