Lo scorso anno a Le Mans tre ducati arrivarono immediatamente dietro alla Honda di Marc Marquez e una delle Rosse di Borgo Panigale era la sua. Jack Miller lo ricorda benissimo, anche perché per buona parte della gara riuscì a tenere testa all’otto volte campione del mondo, prima di arrendersi alla supremazia del pilota Honda e tagliare il traguardo in quarta posizione, dietro a Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci e davanti a un certo Valentino Rossi. “E’ una pista che mi piace tantissimo” – ha raccontato il pilota australiano che il prossimo anno prenderà il posto proprio di Andrea Dovizioso sulla Ducati del team factory, insieme all’attuale compagno di squadra Francesco Bagnaia. “Sto bene – ha dichiarato Miller nel corso di una intervista che ha preceduto i test di Portimao e il fine settimana di gara sul circuito Bugatti, in Francia – Penso di potermi togliere qualche soddisfazione e voglio provare a salire sul gradino più alto del podio”.
Il teatro ottimale per centrare l’obiettivo potrebbe essere proprio l’asfalto della pista francese, con cui Miller ha un feeling particolare, come racconta lui stesso: “Ho vinto in Moto3 lì in passato , l'anno scorso ero molto veloce e ho lottato con Marc Marquez per una parte della gara. È un posto con cui mi trovo molto bene e non vedo l'ora di tornarci “. Ma poi aggiunge: “Anche se ha cercato di uccidermi”.
Sì, perché nel 2017 Jack Miller è stato protagonista di una delle cadute più spettacolari della MotoGP recente. Era in sella alla Honda del Team Mark VDS quando perse il controllo della moto finendo violentemente contro le barriere e rotolando poi per diversi metri sulla via di fuga. Uno schianto quanto spettacolare quanto innocuo, visto che l’australiano riuscì a rialzarsi sulle proprie gambe e senza particolari conseguenze fisiche. Ma anche un rischio pazzesco, se si considera quello che sarebbe potuto succedere e quindi quanta fortuna ha avuto. Ma Miller è un pilota e su quell’episodio ci scherza su: “Acqua passata, un gran bel botto”. Quest’anno, invece, a preoccuparlo (ma forse neanche tanto) ci sono le condizioni del tempo: “Abbiamo controllato le previsioni del tempo per Le Mans durante il fine settimana di Barcellona. Pioveva e c'erano 12 gradi . Quindi non eravamo molto entusiasti di andarci in questo periodo dell'anno, ma è così che è. Le Mans è davvero l'unica pista che mi preoccupa dal punto di vista meteorologico. Gli altri non sono poi così male. A Valencia andiamo lì un po’ prima del solito, quindi non sono troppo stressato, come non lo sono per Aragon e per Portimao”. Ma, c’è da scommetterci, per l’australiano queste dichiarazioni sono mera strategia, visto che è noto a tutti che se dovesse piovere Jack Miller diventerebbe di diritto uno dei favoriti per la vittoria, viste le sue abilità sul bagnato e le sue doti di funambolo della pioggia.