Meno male che c’è Jack Miller! Lo diciamo da sempre e lo ripetiamo, ancora più convinti, anche dopo il Mugello, perché l’australiano è l’unico che ricorda un po’ i vecchi piloti: dice quello che ha da dire, fa il pazzo pure mentre va a 300 km/h e la butta sempre in guasconeria. Anche al Mugello vederlo scorrazzare per il paddock con sua moglie seduta all’amazzone sullo scooter è stato uno spettacolo. “Mi piace andare molto in giro qui, perché il Mugello è sempre magico” – ha raccontato a alcuni fan che lo hanno fermato per l’immancabile selfie.
Un amore, quello per il circuito toscano e per l’aria che si respira nel GP d’Italia, che Jack Miller non ha mai nascosto, arrivando persino a rammaricarsi per il record di pubblico fatto a Le Mans e non proprio in Italia. Fino al punto di trasformarsi in capopopolo e di tornare su un argomento che nel recente passato ha fatto molto discutere: i prezzi dei biglietti. “E’ stato bellissimo – ha affermato Miller – vedere molta più gente rispetto al 2022, ma sono convinto che qui si sarebbe potuto fare il record assoluto di pubblico se i prezzi fossero stati più umani. Dobbiamo smetterla di spennare i poveri tifosi che vogliono venire a vederci dal vivo”.
Una presa di posizione netta, anche piuttosto dura e scomoda, con Miller che, però, ha semplicemente detto quello che quasi tutti pensano. Perché se l’aver abbassato di poco i prezzi del Mugello ha permesso di rivedere tanta gente sui prati e sulle tribune, una politica di sconti più massiccia avrebbe potuto far tornare a quei numeri che si registravano quando c’erano ancora Valentino Rossi, Jorge Lorenzo o Casey Stoner. Basta pensare che un biglietto per la tribuna del traguardo a Le Mans costava poco più di 150 Euro, mentre al Mugello ce ne sono volute 400. "Vogliamo attirare nuovi fan e non facciamo altro che ripeterlo – ha concluso Miller - però i prezzi devono essere resi ragionevoli. Ci sono persone che spendono qui i loro risparmi. Non dobbiamo far incazzare quei fan accaniti, senza di loro non avremmo nessuno. Se vendessero i biglietti a prezzi come a Le Mans, forse avremmo visto anche più gente al Mugello che in Francia”.
Il resto, invece, dovranno farlo loro, i piloti, magari prendendo spunto proprio da un Jack Miller che se ne frega di risultare fuori dagli schemi del politicamente corretto. Mettendoci anche tanta della sua geniale follia, come racconta anche il gesto fatto proprio subito dopo la partenza del GP d’Italia, quando, superando Pecco Bagnaia, Jack Miller ha fatto addirittura il saluto del motociclista. Un sorpasso che, però, è durato poco, con Miller che subito dopo s’è visto ripassare da Bagnaia prima di ritrovarsi a fare i conti con qualche problema di troppo sulla moto. “In frenata –ha raccontato l’australiano - la moto entra sorprendentemente bene, ma quando rilascio il freno entra in gioco il sottosterzo. Ho dovuto anche fare attenzione con le gomme, ma la morbida ha tenuto abbastanza bene”.