Man mano che si delinea la griglia per la prossima stagione continuano a tenere banco i colpi di scena del mercato piloti. Una delle ultime novità riguarda il team Tech3 KTM che, attualmente, vede ingaggiati Pedro Acosta e Augusto Fernandez. Con il passaggio di Acosta nel team ufficiale KTM Red Bull sembrava che la GasGas rossa potesse accogliere Jack Miller, attualmente compagno di Brad Binder proprio sulla RC16 ufficiale. Invece, inaspettatamente, il team satellite di KTM ha annunciato di aver ingaggiato Enea Bastianini e Maverick Vinales, due piloti che vengono da case diverse e che potranno portare la loro esperienza oltre al fatto che, per entrambi, ci sarà un forte desiderio di rivalsa. A restare a piedi, è proprio il caso di dirlo, sono Augusto Fernandez e Jack Miller, due piloti molto diversi da tanti punti di vista ma accomunati, purtroppo, da stagioni in MotoGP decisamente sottotono, soprattutto se paragonate a quelle dei loro compagni di team. Sembra di assistere a quel gioco in cui c'è una sedia in meno rispetto al numero di partecipanti e, quando finisce la musica, bisogna sedersi in fretta, perché chi resta in piedi viene eliminato.
A parlare della situazione di Jack Miller è Pit Beirer, direttore motorsport KTM, che raggiunto in videochiamata da Peter McLaren di Crash.net ci ha tenuto a sottolineare l'ottimo lavoro svolto da Miller in KTM e il suo dispiacere per non averlo potuto tenere a servizio della casa austriaca.
“Come puoi immaginare - ha esordito Beirer - siamo felici in questo momento, perché potremo mettere insieme una squadra per il futuro che è molto, molto promettente. Con Enea e Maverick, abbiamo a bordo altri due piloti molto forti. Ma questo significa anche rinunciare ai due piloti che, in questo momento, sono con noi. Rinunciare a Jack e Augusto è davvero triste. Speravo davvero che potessimo riportare Jack al livello in cui dovrebbe essere e non importa cosa porterà il futuro, dobbiamo cambiare la situazione, perché non è così che finiremo la nostra relazione. Pensavo che avremmo potuto concedere un po’ più tempo ad entrambi, ma il mercato era davvero sotto pressione".
In effetti la "spallata" che Martin ha dato al mercato con la sua decisione di rompere gli indugi e firmare per Aprilia ha scatenato un effetto domino che sembrava rapido e inarrestabile e, per quanto dispiaciuti, in KTM non se la sono sentita di rinunciare a due top rider come Bastianini e Vinales.
Ma il paradosso, sottolinea Beirer, è che se la KTM ha fatto dei passi avanti il merito è proprio di Jack Miller e del suo capo tecnico, ma di queste migliorie hanno tratto vantaggio tutti i piloti KTM tranne lui.
"Ironicamente, i cambiamenti in aree come l'assetto e l'elettronica promossi da Miller e dall'ex capo squadra Ducati Cristhian Pupulin si sono rivelati un vantaggio maggiore per gli altri piloti KTM. Non è un segreto - ha proseguito Beirer - Jack, il suo capotecnico e poi il team hanno fatto qualcosa alla moto, cose che non avevamo mai fatto prima. Ci ha reso migliori e sembra che al momento Jack sia forse l'ultimo a trarne beneficio. E quindi il nostro obiettivo ora già per Assen, è riportare Jack sulla buona strada. Gli manca qualcosa per avere un buon feeling con la moto e dobbiamo trovarlo".
Parole che sembrano venire da un passato romantico, invece guardano al presente e al futuro di Miller in nome, evidentemente, di un rapporto più che positivo e di una riconoscenza che non sempre si trova in questo mondo. Insomma, KTM vuole che Jack torni a brillare sia perché se lo merita, sia perché in questo modo avrà maggiori possibilità di restare in MotoGP: "Voglio che abbia un buon futuro e trovi un buon posto, è vantaggioso per tutti. Otteniamo risultati migliori e speriamo che questo aiuti anche lui ad avere un futuro positivo in questo sport".
Obiettivamente, però, le opzioni si stanno piano piano riducendo, per Miller il futuro potrebbe chiamarsi Honda o prevedere un ritorno in Pramac (sia che resti con Ducati sia che passi in Yamaha) mentre il giovane Augusto Fernandez potrebbe dover "ripiegare" su un futuro in SBK o nella Moto2 se non dovesse riuscire ad assicurarsi una guida alternativa nella classe regina.