In molti l’hanno pensato e Colin Edwards l’aveva anche detto: “Marc Marquez a Jerez è stato tradito dall’elettronica”. Ora arriva anche la conferma del diretto testimone: Jack Miller. Perché il canale ufficiale della MotoGP ha diffuso un video - rimasto fino ad ora inedito – girato nel box Pramac subito dopo i fatti di Jerez. Le immagini parlano chiaro: Jack Miller rientra nel box e, nel complimentarsi con i tecnici e i meccanici per i feedback avuti dalla sua moto, spende parole anche per l’incidente dell’otto volte campione del mondo. “Era troppo aggressivo – dice Miller – L’ho visto in pista, era oltre il limite e chiedeva troppo al controllo di trazione”. Parole, quelle di Miller, che confermano quanto già dichiarato da Colin Edwards subito dopo Jerez: “Quando hai un sistema di aiuto a cui fondamentalmente affidi la tua vita, l’elettronica, in un certo senso ti fidi di lui più che di tua moglie. L’elettronica fa sempre la stessa cosa giro dopo giro, quindi non ti preoccupi. Ma quando il sistema si confonde succede quello che è successo a Marquez”.
Lo stesso pilota spagnolo, in qualche modo, aveva fatto capire di essersi trovato a fare i conti con un problema di elettronica, dichiarando di aver cambiato mappatura dopo la prima uscita di pista e dopo l’incredibile rimonta di ben dodici posizioni. Una scelta, la sua, dettata dalla volontà di andare comunque a cercare la vittoria, probabilmente finendo con il chiedere troppo al mezzo. Non c’entra, quindi, l’ipotizzato cedimento degli pneumatici, con le cause dell’incidente che ha messo fuori dal mondiale Marc Marquez che sono da ricercare in quella che è a tutti gli effetti la croce e la delizia del motociclismo moderno: l’elettronica. La caduta, lo ricordiamo, era avvenuta alla curva 3 e secondo i dati della telemetria Marc Marquez era a 150 km/h quando ha perso il controllo della moto, cadendo con una forza G di 25,98 e ritrovandosi la ruota della sua Honda sul braccio poi fratturato.
A tradire Jack Miller a Jerez, invece, è stato un problema fisico, come dimostra lo stesso video “rubato” nel box Pramac durante il colloquio tra il pilota e Gigi Dall’Igna: “Andava tutto bene – spiega il futuro ufficiale Ducati – La moto era perfetta, ma il braccio non mi permetteva di aprire il gas in maniera fluida e regolare in uscita da alcune curve. È stato un mio problema, ma la moto oggi era straordinaria”.