I primi strascichi di un GP atipico come quello d’Indonesia, pesantemente condizionato dalle condizioni climatiche (era pur sempre la stagione delle piogge!) cominciano a farsi sentire. Mentre la Honda punta il dito contro Michelin, Jack Miller (4°) ha attaccato Fabio Quartararo (2°) per una manovra a suo modo di vedere troppo brusca: “È andato contro la mia gamba - ha detto l’australiano dopo la gara - Era abbastanza chiaro, è la stessa cosa che ha fatto a Johann Zarco più tardi. Non credo sia necessario fare una cosa del genere quando qualcuno ti ha appena sorpassato. Gliene parlerò volentieri perché non è la prima volta che lo fa. D’accordo, la Yamaha è una moto che gira molto bene, ma questo non significa che puoi aprire l'acceleratore e andare dritto contro la mia ruota anteriore, perché mi fai cadere. Fabio è andato dritto verso di me e mi ha colpito la tuta quando era chiaro che in quel momento avevo un ritmo migliore del suo. Venivo dal nono posto, lui partiva dalla pole e lo stavo sorpassando. Penso che sia stato un rischio inutile ad inizio gara colpirmi alla gamba in quel modo”.
Immediata la risposta del francese, felicissimo per un secondo posto ottenuto contro tutte le aspettative: “Non mi interessa quello che dice Miller, dovrebbe riguardarsi la gara, sono stato corretto - le parole di Quartararo - Ho fatto sorpassi abbastanza belli e aggressivi, mi è servito un po’ di tempo per capire che ero veloce, poi ho toccato anche il gomito sull’asfalto sul bagnato. Quando giri a 10 secondi dal tempo fatto sulla pista asciutta vai molto forte, oggi ero addirittura solo a 8, mi è successo solo al Sachsenring, dove avevano rifatto l’asfalto, il grip era incredibile. Comunque ripeto: non mi interessa quello che dice Miller, sono rimasto nei limiti. È vero ci siamo toccati poi lui è andato largo ma non ho fatto nulla di errato, magari prima di parlare dovrebbe riguardare la gara. Ogni volta che ho sbagliato mi sono scusato ma non è oggi il caso”.