A ridosso del Gran Premio dell'Arabia Saudita, Jacky Ickx pubblica una foto con la figlia Vanina: “Padre e figlia, insieme verso Jeddah per il Gran Premio di F1”. Post accompagnato poi da una storia con la stessa foto e un’altro scatto, quarant’anni dopo circa, che lo immortala sempre con la figlia: “Certe cose non cambiano mai”.
La Formula Uno è fatta di piloti che cercano il tempo più veloce, ma cosa c’è fuori dalla pista o ai lati di una pit-lane? Di storie di padri (e di figli), costantemente impegnati la domenica, ne ha abbiamo conosciute tante: quella di Gilles Villeneuve che amava girare il mondo in camper, così da portarsi sempre dietro il figlioletto Jacques, oggi 51 anni, che ancora compete nel WEC.
Di Damon Hill, costretto a dire alla madre, il 29 novembre 1975, che il padre Graham era morto in un incidente aereo. Di Keke e Nico Rosberg che abbracciati che festeggiano il mondiale del 2016. Di Jos Verstappen e Michael Schumacher che scherzano in un’intervista del futuro dei propri figli, non sapendo ancora che 20 anni dopo avrebbero corso insieme.
Di Lewis Hamilton che in ogni intervista ricorda: “Mio padre ha dato tutto per farmi correre”. Di padri assenti e di chi sta dietro ai box.
Come Charles Leclerc che ad ogni vittoria guarda il cielo, come Carlos Sainz che sa che in pit-lane o da casa ci sarà sempre qualcuno a guardarlo. Di padri che cercano di recuperare il tempo perso. Come Jacky Ickx che, a 78 anni, abbraccia la figlia sul sedile di un aereo, in partenza per l’ennesimo Gran Premio della sua vita.