L'avevamo criticato prima di vederlo. Avevamo rifiutato l'idea di un nuovo circuito cittadino, soprattutto se costruito e voluto in un paese come l'Arabia Saudita. Si pensava all'ennesimo "parcheggio", a una gara senza divertimento e spettacolo, pensata solo per riempire le casse della FIA e di Liberty Media, regalando un vanto ad uno stato economicamente fortissimo come l'Arabia.
E invece, per il terzo anno consecutivo, Jeddah ci ha regalato quello che non ci aspettavamo da lei. Lo show. Il divertimento. E, in questo 2023, un inizio di mondiale che speravamo di vedere già in Bahrain. Dopo il via soporifero della prima gara dell'anno, con un dominio Red Bull che in poche sessioni in pista ha spaventato e demoralizzato i tifosi di tutto il mondo, ci ha pensato la qualifica di Jeddah a risollevare gli animi di chi, da questo campionato, si aspetta molto di più di un lungo monologo firmato Max Verstappen.
Lo ha fatto, al centro del sabato di qualifiche, proprio con il campione del mondo in carica Max Verstappen. Un problema al dsemiasse della sua Red Bull lo ha costretto a fermarsi, accontentadosi della 15esima posizione e abbandonando il campo di battaglia senza una pole position che avrebbe, in caso contrario, facilmente ottenuto.
Ad aggiungere interesse a quello che sarà un via di Gran Premio che difficilmente dimenticheremo, anche la posizione di partenza di Charles Leclerc: nonostante il monegasco abbia portato a casa un'ottima seconda posizione con un giro pressoché perfetto a Jeddah, partirà domani dalla 12esima piazzola a causa della sostituzione della centralina dopo il disastro del Bahrain. Con Verstappen 15esimo ci si aspettano scintille tra i due rivali, che lo scorso anno proprio in Arabia hanno dato il via ad uno spettacolo senza precedenti.
Prima fila tutta da vivere però con la pole di Sergio Perez e il cannibale Fernando Alonso pronto a prenderlo alle sue spalle: il secondo della Red Bull proverà a non farsi rubare la prima vittoria stagionale, con Verstappen almeno inizialmente fuori dai giorni, ma il leone dell'Aston Martin sente già profumo di vittoria e niente, lo sappiamo bene, fermerà la sua fame.
Grande spettacolo anche nelle retrovie, con un Oscar Piastri - rookie australiano della McLaren - subito in Q3, subito veloce, subito al centro della scena. Come se il Bahrain non fosse esistito, anche per lui, che festeggia le buone qualifiche di una squadra in difficoltà comne una vittoria, una gioia condivisa, un grande inizio su cui costruire qualcosa di buono.
L'aria di Jeddah profuma di speranze, tra i muri vicini e le posizioni inaspettate. Sa di fiducia, di errori, problemi e di grande divertimento. Quello che questo 2023 si merita, superiorità della Red Bull o meno. Quello che volevamo dal Bahrain, che vorremmo ogni sabato e ogni domenica. Che Jeddah allora sia l'inizio, il vero inizio. E che ogni weekend assomigli a questo.