Le vacanze di Jannik Sinner sono già un ricordo. Dopo aver chiuso la stagione il 24 novembre con la Coppa Davis, il numero uno del tennis mondiale si è concesso un ultimo giorno di relax al Gp di Abu Dhabi, prima di tornare a Dubai per iniziare la preparazione atletica in vista del 2025. Ma l’ombra del caso doping Clostebol, che ha rivoluzionato il suo team, resta un tema caldo.
Preparazione e nuovi equilibri nello staff
L’Australian Open è il primo grande obiettivo del 2025, dove Sinner difenderà i 2000 punti conquistati lo scorso anno. “Abbiamo fatto dei test per capire che tipo di preparazione fare, quali strategie usare”, ha spiegato il campione ad Abu Dhabi. La preparazione passa attraverso un rinnovato staff tecnico: Marco Panichi e Ulises Badio, già parte dei successi di Novak Djokovic, hanno portato nuove metodologie e una filosofia che mira a ottimizzare l’energia e la resistenza, fondamentali per le maratone degli Slam.
“Jannik è eccezionale, vedere come si impegna negli allenamenti è impressionante. Si può sempre migliorare, soprattutto nella capacità di mantenere alta la velocità di crociera”, ha dichiarato Panichi secondo quanto riporta la Gazzetta, sottolineando l’approccio meticoloso del numero uno.
Il peso del trono mondiale
Con 11.830 punti e un margine di oltre 4000 punti su Alexander Zverev, Sinner è saldamente in cima al ranking. Ma la pressione non manca. Oltre all’Australian Open, dovrà difendere i titoli di Rotterdam e Miami per mantenere il primato. “L’obiettivo non è vincere per tre anni, ma essere ancora competitivo a 30 anni”, ha detto Sinner, consapevole delle sfide future. La determinazione è evidente anche nelle parole del coach Vagnozzi: “Jannik non si accontenta mai. Ha voglia di arrivare il più in alto possibile, senza rimpianti”.
L’incognita doping
Il caso Clostebol ha segnato la scorsa stagione di Sinner, pur senza sfociare (per ora) in squalifiche. Tuttavia, l’episodio ha acceso il dibattito sulla responsabilità degli atleti in casi di contaminazione accidentale (con parole dure anche da parte di Federica Pellegrini), ponendo domande sul futuro delle regole antidoping. Sinner guarda avanti, ma il tema resta un punto interrogativo: nei prossimi mesi il Tas sarà chiamato a pronunciarsi, e una squalifica purtroppo non è da escludere, con tutte le conseguenze (anche di classifica) del caso.
Gli avversari e i connazionali
Se Jannik punta a confermarsi, gli avversari non staranno a guardare. Zverev, secondo in classifica, e Carlos Alcaraz, che si allena in Spagna con Flavio Cobolli, rappresentano minacce concrete. Matteo Berrettini, reduce dal trionfo in Coppa Davis, inizia la preparazione ad Alicante con l’obiettivo di rientrare nella top 20, mentre Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego lavorano rispettivamente a Montecarlo e alla Nadal Academy.
Un anno cruciale
Il 2025 sarà decisivo per capire se Sinner può consolidarsi come dominatore del circuito o se verrà azzoppato dal caso doping o da altre circostanze. Con otto titoli conquistati nel 2024 e il 92,4% di vittorie, il giovane altoatesino ha già dimostrato il suo valore. Ora, il vero test sarà mantenere questo livello sotto la pressione di una classifica da difendere e una concorrenza sempre più agguerrita. Riuscirà Sinner a restare in vetta e a scrivere un nuovo capitolo di successi nel tennis italiano e mondiale?