Valentino Rossi? Sono cresciuto idolatrandolo, è un mito per me, ma è chiaro che quando poi si è avversari si perde in qualche modo il rispetto o, meglio, non ci si fanno troppe domande quando c’è la possibilità di sorpassare. Marc Marquez? Non capisco chi sostiene che avrebbe vinto tutto anche quest’anno, perché è un mondiale molto strano e diverso e al momento l’unica certezza che abbiamo sul suo conto è che è caduto già alla prima gara.
È questa l’estrema sintesi delle dichiarazioni rilasciate da Joan Mir ad As, con il pilota spagnolo di Suzuki che non ci gira troppo intorno e si dice lieto della nuova etichetta che gli è stata affibbiata nell’ambiente: quella di serio contendente al titolo di Campione del Mondo del 2020.
Mir, nell’intervista, è tornato a parlare del sorpasso compiuto a Misano, nell’ultimo giro del Gran Premio di San Marino, ai danni di valentino Rossi e che gli è costato una pioggia di (stupidi) insulti sui social da parte di alcuni (pseudo) tifosi del 46. “Non so se sarei in grado di ripetere quel sorpasso – ha detto – perché è stata una manovra perfetta, ero distante, ma nonostante questo sono riuscito ad entrare e uscire pulito. Appartengo a quella generazione di piloti – ha proseguito Joan Mir – cresciuta con il mito di Valentino Rossi, l’ho letteralmente idolatrato. Quando sono arrivato in MotoGP lui c’era già da tanti anni ed aveva già vinto tutto quello che ha vinto, è chiaro che ritrovarmi a fare bagarre con lui è stata una grande emozione. Ora che sono più consolidato e che i risultati stanno uscendo, sto perdendo un po' quel rispetto per gli altri. Penso che sia successo a tutti noi”.
Una nuova consapevolezza di forza e competitività che Joan Mir non nasconde e su cui sceglie di uscire allo scoperto, soprattutto quando gli chiedono cosa ha da dire sul fatto che ormai in molti lo considerano uno dei favoriti per la lotta al titolo mondiale. “Conquistare il mondiale è possibile lo vorrei molto – ha spiegato Mir - Al momento abbiamo un quinto, un quarto, un terzo e un secondo: serve una vittoria. Sento che è matura. Sono nel momento più bello della mia vita e mi sento privilegiato per la squadra che ho. Vincere il mondiale è possibile per me e per tante persone. Quello con la testa più forte lo prenderà: i piloti in lizza sono tanti e questa condizione mentale può portare ad errori”. Anche perché, secondo l’astro nascente di Suzuki, indicato anche da Livio Suppo come l’unico vero rivale di Marc Marquez in futuro, quello in corso è un mondiale strano: “C’è un qualcosa di non meglio identificato che ci mette tutti sullo stesso livello” . E quel qualcosa, sempre secondo Mir, non è affatto l’assenza di Marc Marquez, sui cui il giovane pilota spagnolo offre uno spunto differente: “Marquez era la testa di serie per il titolo, ma non possiamo dire che avrebbe vinto ogni gara se fosse stato qui. Nel primo appuntamento è già andato a terra. È qualcosa che non sapremo mai, ma qualcosa sta rendendo questo campionato difficile per tutti”.