Ve la riportiamo esattamente come ce l’hanno riferita: “Andrea Dovizioso accetterà un ruolo da tester in Suzuki per poi passare, l’anno successivo, ad essere pilota ufficiale nel team che rileverà quello che è l'attuale team Avintia e che farà da satellite proprio a Suzuki (lasciando quindi Ducati). Luca Marini sarà il suo compagno di box e, probabilmente, la VR46 sarà la madrina dell’intera operazione”.
Sul momento la soffiata c’è sembrata assolutamente inattendibile e fondata sul nulla o, meglio, sulla somma di una serie di voci che si stanno rincorrendo in questi giorni sul futuro di Andrea Dovizioso e Valentino Rossi, su Avintia che potrebbe uscire di scena e su Luca Marini che aspetta una sella in MotoGP. Poi, però, abbiamo ascoltato le parole del manager di Andrea Dovizioso, Simone Battistella: “Stiamo parlando con praticamente tutte le case, ma sempre per un ruolo da tester nel 2021 e un progetto importante per l’anno successivo”. Tutte, quindi, significa anche Suzuki. Poi, a bomba, in questi giorni si è fatta sempre più incalzante l’ipotesi di un subentro del team VR46 in MotoGP, con lo stesso Valentino Rossi che, pur rimanendo molto freddo e scettico all’idea, non ha negato che qualcosa stia bollendo in pentola. I contratti con Dorna scadranno nel 2022 e non è cosa segreta che il patron Carmelo Ezpeleta vorrebbe quattro moto per ogni marchio, in pista. Non è un segreto nemmeno che Avintia sia prossima a lasciare la scena e questo significherebbe il subentro di un nuovo investitore che verosimilmente romperà il matrimonio con Ducati in favore di un progetto con Suzuki, ormai pronta a mettere in pista altre due GSX RR. È noto anche che Luca Marini potrebbe passare in MotoGP (proprio con Avintia se Ducati riuscirà a far accettare a Tito Rabat una “retrocessione” in Superbike nel Team Barni) e che tra la famiglia Rossi e Davide Brivio, team manager di Suzuki, c’è grandissima stima. Una stima che nei giorni scorsi Valentino Rossi ha ribadito anche nei confronti di Andrea Dovizioso: “Chiunque lo vorrebbe come tester, ma sarei contento per lui se trovasse una strada per correre ancora in MotoGP”. Non è così assurdo, quindi, che la strada possa essere quella comune di un’operazione che segnerebbe nel 2022 l’uscita di scena di Valentino Rossi pilota e l’immediato rientro come team manager di una squadra competitiva sin da subito e già strutturata intorno all’esperienza di Andrea Dovizioso. Di certo c’è che lo stesso Davide Brivio, nel 2019, aveva dichiarato: “Vogliamo la seconda squadra, ma ancora non c’è la luce verde. La parte racing è d’accordo, serve l’ok dei vertici. In azienda c’è comunque entusiasmo”.
Intanto Valentino e Petronas hanno siglato l’accordo per il 2021: a Barcellona l’ufficializzazione
Una ipotesi di rivoluzioni in griglia e nel mercato piloti che, al momento, non può essere che sul piano delle chiacchiere da bar. Ciò che invece è molto di più di una semplice chiacchiera è l’indiscrezione secondo cui la visita di Razlan Razali a Tavullia di mercoledì scorso (ve ne avevamo parlato qui) è stata, in realtà, l’occasione per mettere la firma sul rinnovo di Valentino Rossi. Il nove volte campione del mondo potrà portare in Petronas, dopo il benestare di Yamaha, sia il capomeccanico, David Munoz, sia il telemetrista Matteo Flaminghi e, verosimilmente, anche Idalio Gavira. Nulla da fare, invece, per Alex Briggs il cui nome era finito nella trattativa. Definiti anche tutti gli aspetti relativi al merchandising e agli sponsor personali del campione di Tavullia, con le parti che, a questo punto, sono pronte ad ufficializzare l’accordo. Come da programma, escludendo clamorosi quanto improbabili colpi di scena, l’ufficializzazione arriverà a Barcellona, probabilmente giovedì prima di scendere in pista, il giorno successivo, per il Gran Premio di Catalunya. I termini sono quelli noti (un anno più opzione per un eventuale anno in più), mentre l’aspetto economico è al momento assolutamente top secret, ma è chiaro che nell’ingaggio di Valentino Rossi Yamaha farà la sua parte non solo fornendo la moto ufficiale e le stesse componenti in uso al team factory.