Se il mal di pancia di Maverick Vinales all’interno del Team Yamaha Monster Energy era diventato insopportabile al punto di arrivare ad una rescissione di contratto anticipata, quello di Joan Mir verso Suzuki potrebbe presto diventare cronico. Sono ormai mesi, infatti, che il campione del mondo in carica lamenta di dover fare i conti con una moto che non gli permette di essere pienamente competitivo, soprattutto in prova e di trovarsi così quasi sempre costretto a partire dalle retrovie e perdere tempo in giri e giri di rimonta. Lo ha detto con le buone, lo ha ripetuto con le meno buone e, ora, sembra che anche il podio di Assen e la comunque più che dignitosa posizione in classifica generale lo rendano tutt’altro che sereno. “Questa Suzuki ha dei limiti – ha recentemente detto Mir – bisogna lavorare per superarli e, soprattutto, per superare una volta per tutte le criticità di una moto che non ci consente, in particolare nelle piste molto veloci, di essere da subito al pari degli altri”.
Affermazioni che possono anche starci, comunque rispettose del marchio e della squadra, ma che lasciano trapelare un certo malessere in un pilota che ha un mondiale in tasca e che pensa di potersi ripetere anche adesso che la lotta è più agguerrita, gli avversari più determinati e, soprattutto, che Marc Marquez è tornato. Ecco perché non è sfuggita proprio a nessuno la boutade social di ieri di Joan Mir con Fabio Quartararo. Il maiorchino, infatti, ha pubblicato una foto dal parco chiuso di Assen, proprio mentre i due si congratulano l’uno con l’altro per il risultato del GP d’Olanda. Niente di strano se non fosse che a commento di quella foto sulle sue stories di Instagra, prontamente repostata dallo stesso Fabio Quartararo, c’è una frase che fa sognare i tifosi della Yamaha e preoccupare quelli della Suzuki. “Di nuovo compagni di squadra?” – scherza Joan Mir, facendo riferimento a quando lui e il francese dividevano il box del Team Leopard in Moto3. “Certo collega, facciamo una bella chiacchierata!” – è l’immediata replica di Quartararo.
Per carità, i due sono amici e sicuramente avranno semplicemente scherzato, ma non ci vuole troppa malizia a vedere nella provocazione social di Joan Mir un avvertimento a Suzuki o, ancora di più, un modo per far capire che la storia di Vinales ha dimostrato che i contratti possono finire anche prima della scadenza e che i colpi di scena in MotoGP ancora possono accadere.