“Mi sono tolto un peso: ho sempre detto che si può vincere un mondiale senza vincere gare, ma sentivo che la vittoria mi mancava. Ora che ho fatto almeno un colpo da 25 punti voglio concentrarmi sulle due gare che restano per provare a coronare davvero questo sogno che sto vivendo” – ha i piedi per terra, Joan Mir, e ammette che l’idea di trovarsi in testa alla classifica del mondiale 2020 senza aver mai vinto neanche una gara in MotoGP rappresentava un suo cruccio.
Più volte nelle interviste delle scorse settimane aveva ribadito di ritenere più importante l’obiettivo grande rispetto a quello più piccolo, ma non esiste un pilota a cui non piaccia vincere. Soprattutto quest’anno, visto che quella che si sta per concludere sarà ricordata come “la stagione senza Marc Marquez” e che in molti, compresi illustri protagonisti del passato come Casey Stoner, hanno già detto che a loro avviso il Mondiale 2020 non varrà quanto gli altri. Ma Joan Mir ha le idee chiare anche su questo: “Marc Marquez è caduto alla prima gara, infortunandosi. Chi, invece, è rimasto in piedi e non è caduto ha un merito ed è ingiusto affermare che sarà un titolo di serie b”.
Ora che quel titolo è quasi nelle sue mani, Joan Mir è tornato sulle sue stesse parole, aggiungendo: “Non lo so e non sapremo mai come sarebbero andate le cose con Marc Marquez in pista – ha affermato l’attuale leader della classifica mondiale - Ho una profonda ammirazione per Marquez perché è lui che ha dominato la categoria negli ultimi anni, è chiaramente il favorito ed è quello che ha mostrato tutto quello che ha mostrato in questa categoria. Penso che avrei di sicuro combattuto contro di lui. Non so se lo avrei battuto, perché non posso saperlo, ma di sicuro me la sarei giocata con lui”.
Sfida rimandata, quindi, con il ventitreenne della Suzuki che ammette di essere sorpreso per quanto lui e il suo team sono riusciti a fare: “Mi aspettavo di lottare per il podio, magari sognavo anche una vittorie alla fine della stagione, ma non pensavo certo di lottare per il titolo nel mio secondo anno. Il progetto con la Suzuki è più a lungo termine e non ci aspettavamo di essere qui, ora. Però ci siamo e in queste due gare abbiamo il dovere di provarci per coronare un sogno meraviglioso. E se non accadrà quest'anno, ci riproveremo l'anno prossimo, con Marc Marquez in pista”.
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