È stato un 1'57"942 il miglior tempo realizzato da Johann Zarco al termine della tre giorni di test ufficiali a Sepang. Un tempo che, tradotto in classifica, significa diciannovesima posizione ad un secondo e due decimi dal record della pista fatto segnare da Pecco Bagnaia. Vuol dire sei decimi di distacco dalla migliore delle Honda, quella di Joan Mir, e dodici centesimi di vantaggio sulla diciannovesima piazza occupata da Luca Marini, ultimo dei piloti di Asaka nei test malesi. Detta così sarebbe lecito aspettarsi qualche nota di preoccupazione nelle dichiarazioni di Johann, ma niente affatto. È dal martedì di Valencia che il nuovo pilota di Lucio Cecchinello esprime entusiasmo ed energia per una sfida - quella di contribuire a risollevare la Honda dalla crisi tecnica - complicata e stimolante. Anche a margine degli shakedown di settimana scorsa Zarco era arrivato in zona mista con l'espressione distesa e un sorriso soddisfatto: "È un ottimo primo passo questo degli shakedown di Sepang, che mi dà molta motivazione per continuare a migliorare nei prossimi giorni. La nuova moto si guida molto bene, sono fortunato ad essere arrivato in Honda in questo momento. Penso che abbiamo ancora un buon margine sull'elettronica, abbiamo tante piccole cose da mettere insieme che però alla fine possono darci una grande mano".
Ecco che, tornato dalla Malesia, Johann - nonostante il cronometro possa suggerire il contrario - ha confermato le ottime sensazioni riscontrate durante gli shakedown. Non solo; il francese ha speso bellissime parole per Luca Marini, elogiando le sue doti analitiche. Il numero 10, a detta di Zarco, riesce a trasferire meglio di chiunque altro feedback e opinioni sulla direzione tecnica da intraprendere agli ingegneri. Una qualità preziosa che, abbinata al bagaglio di esperienza immagazzinato da Luca in Ducati, potrebbe aiutare non poco la Honda in questo biennio. Johann, infine, ha anche gettato un'occhiata all'ambiente in cui si trovava l'anno scorso, quella Ducati che - tra piloti factory come Jorge Martín, piloti clienti come Marc Marquez e campioni del mondo in carica come Pecco Bagnaia - dovrà essere abile a gestire i più piccoli turbamenti, a prevedere le più sottili crepe nelle relazioni tra un peso massimo e l'altro. Zarco già si immagina quali potranno essere le principali dinamiche: "Marc Marquez sarà un contendente al titolo - ha dichiarato Johann a L'Equipe - e disturberà enormemente Jorge Martín. Invece Bagnaia sarà più sereno nelle sfide contro Marc. Marini è molto più tecnico di me, riesce ad analizzare la moto molto bene. Sente che c'è molto lavoro da fare a livello aerodinamico, ma ho sentito altre cose interessanti da lui... è un feedback davvero rilevante il suo. È quasi un ingegnere, fornirà alla Honda le informazioni che ha raccolto in Ducati. Io invece, che a Valencia provai la Honda 2023 per una comparativa, mi resi subito conto che c'era più differenza di quanto avrei immaginato con il nuovo prototipo che avevano portato. Mi ha rassicurato molto vedere che questa nuova moto, la 2024, aveva il ritmo. La Honda solitamente non apporta grandi cambiamenti da un anno all'altro. Invece questa volta di cambiamenti ce ne sono stati eccome qui, ed è bello vedere che stanno già funzionando".