“Nel 2021 sono andato meglio che nel 2022” – Johann Zarco è uno che parla chiaro e che non cerca mai scuse fuori da se stesso. Lo ha fatto anche ieri, durante la presentazione del Team Pramac, dopo aver tolto il velo alla Ducati Desmosedici con cui tenterà di coronare il sogno che custodisce da una vita: “Mi pesa non aver mai vinto in MotoGP, quella vittoria deve arrivare”. Per consacrare una carriera che lo ha già visto sul tetto del mondo in Moto2 e che lo ha portato a essere uno dei migliori piloti della Classe Regina, senza, però, metteremai lo stivale sul gradino più alto del podio.
“E’ mancato il feeling con la moto – ha aggiunto il francese – ma sono stato io a non riuscire a trovarlo”. Nessuna colpa a Ducati, nessuna colpa alla squadra e nessuna colpa ai suoi uomini, con Zarco che si è presentato all’evento di Pramac con il viso tiratissimo. Il viso di uno che cerca rivalsa e che vuole onorare la fiducia che nella squadra italiana gli hanno sempre fatto sentire. “Vincere o perdere a questi livelli può dipendere da piccolissimi fattori – ha spiegato – E’ chiaro che voglio almeno una vittoria nel 2023, ma è ancora più chiaro che il mio obiettivo è riuscire a lottare al vertice per tutta la stagione, senza alti e bassi”. Dovrà imparare, prima di tutto, a cadere di meno. Anche perché cadere, quest’anno, potrebbe significare un lavoro in più da fare: pulire la tuta. Zarco, infatti, ha scherzato sui nuovi colori di Pramac e della sua tuta da gara, spiegando che “adesso, con tutto questo bianco, sarà più difficile pulire la tuta dopo una scivolata”.
Spazio, dunque, anche alle battute ai sorrisi, come è giusto che sia in una presentazione in cui, oltre alle moto, si mostrano le intenzioni. Intenzioni che, inevitabilmente, devono tener conto anche di tutti gli altri, con il campione francese che, al di là del legame con Ducati, sembra vedere un grande favorito: Marc Marquez. “Marc Marquez si sta ancora allenando e, dopo aver sofferto tanto con quel braccio, penso che finalmente sia riuscito a trovare una condizione fisica che gli permetterà di lottare alla pari con gli altri – ha concluso Zarco - Marc è un vero combattente e sarà davanti. Così come ci sarà Quartararo: Fabio lo conosciamo tutti, l’anno scorso ha fatto una buona stagione ma ha avuto problemi con la moto. Poi ci sono tutti i piloti Ducati, con un campione del mondo, ma anche tutti i piloti Aprilia. Il Mondiale si fa sempre più difficile perché ormai il livello è così alto e le differenze così minime che quasi tutti potrebbero essere messi tra i favoriti. Anche Jorge Martin e io siamo seduti su una moto ufficiale e abbiamo la stessa volontà e le stesse possibilità di tutti gli altri”.