Quando si parla di una MotoGP arida e in carenza di personaggi bisognerebbe guardare a Johann Zarco, che ha definitivamente mollato il politichese per rispondere alle domande come gli sembra giusto. Lo aveva fatto dopo la pole a Silverstone, rispondendo “che c***o vuoi che ti dica” a chi gli aveva chiesto come mai, oltre ad Jorge Martin ed Enea Bastianini, non ci fosse anche lui in lizza per la moto ufficiale. Anche se poi quella prima vittoria in MotoGP che Johann insegue da troppo tempo non è arrivata nemmeno in Inghilterra, a causa di una scivolata nella prima metà di gara che lo ha costretto ancora una volta a ripartire da zero.
Lui, smaltita l’amarezza, è arrivato al Red Bull Ring per il Gran Premio e si è scontrato con un’altra dura realtà: “Dopo tutti gli insulti che ho ricevuto due anni fa in seguito all’incidente con Morbidelli sono un po’ deluso che la nuova chicane non abbia il mio nome”, ha scherzato. La variante, secca e simmetrica, interrompe il lunghissimo rettilineo che va da curva 1 a curva 3, proprio nel punto in cui Johann aveva innescato la carambola che ha proiettato la moto di Franco a poco centimetri da Valentino Rossi e Maverick Vinales. E, sulla carta, non dovrebbe rappresentare un ostacolo per Ducati, che nelle ripartenze da prima e seconda marcia non ha mai avuto grossi problemi.
Chissà come avrà preso la battuta Valentino Rossi, che al tempo era stato il più duro con Johann: "Non è cattivo, è che non è proprio capace", aveva commentato il 9 volte iridato. Rossi, secondo qualcuno, aveva cominciato a pensare al ritiro iun po' più intensamente proprio da quell'episodio. A distanza di anni però, probabilmente si sarà fatto una risata anche lui.